Usa. Hollywood VS la Georgia anti-gay

Ogni Stato dell’Unione degli Stati Uniti d’America può applicare delle proprie leggi, valide solo entro i propri confini e il più delle volte sono strane e altre volte discriminatorie e razziali e omofobe.

Lo Stato della Georgia, il 17 marzo fa passare una Legge per la “libertà religiosa” in cui si autorizza i semplici cittadini e organizzazioni religiose e non di non fornire servizi ai cittadini gay per non rischiare di violare le loro “condizioni sincere” riguardo al matrimonio fra persone dello stesso sesso.

Ricordo che la Corte Suprema degli Stati Uniti d’America proprio a giugno 2015 aveva abolito tutte quelle leggi in vigore nei diversi Stati dell’Unione che vietavano la legalizzazione dei matrimoni gay, ma lo Stato della Georgia con la sua decisione cerca un modo per aggirare il divieto, restando nella legalità.

La prima bozza della Legge dello Stato della Georgia fu ideata per garantire il divieto di celebrazione matrimoni gay ai pastori ma in una seconda istanza, il Senato georgiano è andato oltre, infatti, essendo la Legge scritta in maniera generica, chiunque può appellarsi a essa come le associazioni religiose, semplici cittadini anche le attività commerciali, scuole e ospedali che potrebbero rifiutarsi di erogare servizi ai cittadini gay, nascondendo l’omofobia dietro la presunta “Libertà di pensiero”.disney-marvel

Dopo l’approvazione da parte del senato dello Stato della Georgia (Stati Uniti) la Legge per essere recepita dovrà essere firmata dal Governatore Nathan Deal (Partito Repubblicano) che ha già fatto sapere che metterà il veto se riscontrerà il via libera ad atti discriminatori nei confronti dei cittadini o forse la ragione del suo dubbio è più venale.

La notizia della Legge anti-LGBT ha messo in moto una forma di protesta da parte delle major cinematografiche di Hollywood come la Marvel Studios e The Walt Disney Co. che hanno già annunciato (In caso di approvazione della Legge) di essere pronti a portare altrove le rispettive produzioni.

Nel tempo la Georgia (Stati Uniti) è diventata un vero e proprio polo cinematografico, grazie anche a incentivi fiscali, infatti, presso i Pinewood Studios (Atlanta) sono in atto le riprese del sequel del film della Marvel StudiosGuardiani della Galassia 2” (Nelle sale statunitensi dal 27 aprile 2017) ma l’estate scorsa fu giratoCaptain America: Guerra Civile”.

Nel caso il Governatore dello Stato della Georgia dovesse firmare la tanto discussa Legge anti-LGBT, il danno economico (Anche d’immagine) sarebbe devastante per le casse dello Stato e anche per i posti di lavoro.Love

La Human Rights Campaign (Associazione LGBT più grande degli Stati Uniti d’America) è scesa in campo, attraverso il suo Presidente Chad Griffin che ha avvisato le Major hollywoodiane de pericolo dell’approvazione della Legge anti-gay:Se questo disegno di legge sarà firmato e diventerà legge, i dipendenti, i fornitori, tutti coloro che lavorano sulla vostra produzione sono a rischio di discriminazione sponsorizzata dallo Stato. Questo è sbagliato, è antiamericano. È un affronto a tutti i valori di cui si vanta Hollywood”.

Oltre alle associazioni LGBT, alla Marvel Studios e alla The Walt Disney Co. anche la Microsoft, Google, la Coca Cola, Intel, Saleforce.com, Yelp e Home Depot hanno incominciato a fare pressioni sul Governatore dello Stato della Georgia Nathan Deal a non firmare la Legge discriminatoria nei confronti dei cittadini LGBT. Una firma che potrebbe portare al boicottaggio economico dello Stato della Georgia da parte dei grandi marchi, come accaduto per altri Stati dell’Unione.

 

Via: La Repubblica.

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