Australia e la prima moschea LGBTQ-Friendly 

Australia e la prima moschea LGBTQ-Friendly

A Melbourne (Australia) a breve potrebbe aprire la prima moschea LGBTQ-Friendly.

L’Imam Nur Warsame si è dichiarato gay nel 2010 e da quel momento si è impegnato ad aiutare la persone LGBTQ di religione islamica, in particolare i giovani musulmani.

Nur Warsame, Imam era sposato con una figlia e segretamente gay a causa dell’omofobia dell’Islam. In Australia la maggioranza dei cittadini di religione islamica non accetta le persone LGBTQ.

Un difficile percorso quello fatto dall’Imam Nur Warsame: “C’è il nome della famiglia da proteggere, il nome della comunità da cui vieni. La ragione per cui è così difficile uscire allo scoperto nel mondo musulmano o nelle comunità islamiche è perché le perdite sono troppo alte, i rischi sono troppo grandi”. Si rischia anche la vita.

L’Islam conservatore ed estremista combatte l’omosessualità con la violenza fisica e psicologica, con leggi omofobe e pene detentive di parecchi anni e anche con l’incitamento ad uccidere le persone LGBTQ. In modo particolare all’interno delle famiglie. Uccidere per cancellare l’onta della famiglia di avere un figlio gay.

Molti giovani musulmani sono costretti ad abbandonare la propria casa e andare a vivere in strada per sfuggire alle violenze fisiche e piscologiche (Il più delle volte dalla morte stessa) inferte dai membri della propria famiglia.

L’Imam Nur Warsame tempo fa ospitava nella sua abitazione di 1 stanza da letto gli adolescenti scappati di casa e adesso ha deciso di aprire la prima moschea LGBTQ-Friendly con l’intento di accogliere e aiutare i credenti LGBTQ musulmani. Per la realizzazione di questo progetto Nur Warsame è in stretto contatto con un certo numero di filantropi per trovare i fondi necessari per la costruzione della Moschea.

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