Change.org per Leelah Alcorn.

Il suicido di Leelah Alcorn, adolescente transgender nello Ohio, Stati Uniti ha dato il via a una petizione su Chamge.org per chiedere alla famiglia di Leelah di usare il suo nome ‘corretto’ (quello femminile) per la lapide. La petizione è stata avviata da Stacy Syphax dell’Ohio il 30 dicembre del 2014. Avere il nome di Leelah Alcorn sulla lapide è doveroso nei suoi confronti e significherebbe esaudire il suo ultimo desiderio.

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Leelah Alcorn si è suicidata lanciandosi contro un camion a poche miglia da casa sua dopo che i genitori le avevano impedito la possibilità di cambiare sesso sino ai 18 anni e dopo averla osteggiata dopo la sua confessione di essere transgender.

Ne avevo abbastanza. Non andrò mai incontro alla transizione. Non sarò mai felice con il mio aspetto. Non avrò mai abbastanza amici. Non avrò mai amore. Non troverò mai un uomo che mi ami. Non sarò mai felice. O vivo il resto della mia vita come un uomo solo che vorrebbe essere una donna, o vivo la mia vita come una donna odiata e sola. Non potrei comunque vincere. Non c’è via d’uscita. Sono già abbastanza triste, non ho bisogno che la mia vita peggiori. (…)

Ogni giorno ricevo il peggio. Per questo voglio uccidermi. Scusate se non è una ragione sufficiente per voi, ma lo è per me. (…)

Riposerò in pace soltanto se un giorno le persone transgender non verranno trattate come sono stata trattata, se verranno trattate come esseri umani, con sentimenti veri e diritti umani. Dobbiamo insegnare la transessualità e gli orientamenti di genere a scuola, il prima possibile. La mia morte deve avere un significato. Il mio suicidio deve essere sommato al numero delle persone transgender che si tolgono la vita. Voglio che qualcuno guardi quel numero e dica “è davvero pazzesco” e faccia qualcosa per cambiare. Cambiate la società. Vi prego. Arrivederci”.

Questo è una parte del suo ‘testamento’ che ha pubblicato online in automatico dopo essersi suicidata nel suo profilo personale di Tumbrl. Il giorno stesso del suicidio di Leelah sua madre ha postato sulla sua pagina personale di Facebook un post che diceva: “‘Il mio dolce figlio di 16 anni, Joshua Ryan Alcorn andò a casa in cielo questa mattina. Era fuori per una passeggiata mattutina ed è stato investito da un camion. Grazie per i messaggi e la gentilezza e le preoccupazione. Vi preghiamo di continuare a ricordarci nelle vostre preghiere”.

Senza menzionare che suo figlio era transgender e del fatto che voleva cambiare sesso.

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Quest’ultima vicenda ha nuovamente portato alla luce dell’opinione pubblica il dramma delle persone transgender negli Stati Uniti come dimostrano i dati dell’Istituto Williams di Los Angeles di una ricerca fatta l’anno scorso in cui si stimava che oltre il 40% delle persone transgender ad un certo punto della loro vita hanno tentato il suicidio e molti di essi riuscendo nel loro intento, come la povera Leelah.

Senza contare che molti gruppi, associazioni e attivisti hanno lamentato la mancata segnalazione da alcuni media locali del particolare che Leelah era transgender. Intanto i genitori di Leelah Alcorn non hanno ancora ancora risposto alle domande rivolte dai media.

Nicole

La vicenda del nome sulla lapide ricorda un’altra tragica vicenda accaduta tempo addietro in Italia, più precisamente nel mese di agosto. Nicole era una transgender di origine sud americane deceduta all’età di 37 anni a causa di una grave malattia e anche se si sentiva donna, i suoi familiari l’hanno vestita con abiti maschili per il funerale.

 

Firmate l’appello lanciato sulla piattaforma di Change.org per chiedere ai genitori di scrivere nella lapide il nome di Leelah Alcorn.

 

Firma pure tu la petizione.
Change.org per Leelah Alcorn. 

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