I 5 segni per riconoscere i Serial Killers

La categoria dei Serial Killer si può considerare la più feroce e sanguinaria tra tutte le categorie degli assassini. 

Gli omicidi seriali sono un fenomeno antico ma studiato solo di recente e nel corso dei secoli abbiamo avuto criminali che hanno lasciato dietro si sé morte e dolore ma anche ammirazione.

Jack_The_Ripper
Jack_The_Ripper

Alcuni sono stati arrestati e consegnati alla giustizia mentre altri sono rimasti sconosciuti per entrare nella storia della criminologia internazionale.

Nell’antichità non era raro imbattersi in omicidi seriali ma le prime documentazioni risalgono al periodo romano e parlano di un gruppo di matrone che grazie a un anello sidivertivaa uccidere gli uomini.

Il primo Serial Killermoderno” è senza dubbio Jack The Ripper (Jack Lo Squartatore) che nel 1888 in piena epoca vittoriana seminò il panico per le vie dell’East End londinese di Whitechapel e nelle zone circostanti uccidendo e mutilando 5 prostitute anche se molti ritengono che il reale numero delle sue vittime varia dalle 5 alle 16.

Il nome di Jack The Ripper (Jack Lo Squartatore) gli è stato dato tramite la firma di una lettera giunta alla Central News Agency nella quale il mittente dichiarava di essere l’assassino di Whitechapel.

Al giorno d’oggi grazie alla moderna tecnologia e alla collaborazione tra psicologi e criminologi si è giunti a identificare i punti in comune dei Serial Killer.

Gli studi eseguiti dalla dottoressa Elizabeth Yardley (Direttrice del Centro per la Criminologia applicata alla Birmingham City University) sono riusciti a individuare 5 caratteristiche che accomuna i Serial Killer.  

Serial_Killers

Andiamo a vedere quali sono:

1) I Serial Killer sono “Drogati” di potere:

Secondo gli esperti gli assassini seriali sono molto affini con il potere, anche una volta catturati dalle autorità. Cercano di esercitare un controllo sulle persone che hanno intorno, trattenendo per sé piccole informazioni utili a mantenere il potere sulla situazione e al tempo stesso per attirare l’attenzione e affermare il loro distorto senso dell’autorità.

Un esempio potrebbe essere l’autore dei “Moors Murders” (I delitti delle Brughiere) Ian Brady che aiutato dalla sua complice Myra Hindlew (1963-1965) uccise 5 bambini e una volta arrestato si rifiutò di rivelare il luogo, dove giaceva il corpo di Keith Bennett. Un gesto che è stato visto come un’affermazione di potere e controllo sulle autorità.

2) I Serial Killer sono dei manipolatori:

Si è riscontrato in alcuni tra i maggiori Serial Killer della storia una forte capacità di manipolare le persone, riuscendo a toccare le corde giuste per apparire sotto una luce amichevole e normale. Gli esperti affermano che: “La vulnerabilità apparente e il bisogno di soddisfare sono stati utilizzati più volte e in modo efficace dai serial killer come mezzo per nascondere una personalità sinistra”.

Avere una posizione di rispetto nella società come un medico ha dato la possibilità al dottor Harold Shipman di manipolare i suoi pazienti per ucciderli in trattamenti medici letali mentre indossava la maschera della compassione per le sue stesse vittime.

3) I Serial Killer sono spacconi ed egoisti:

Secondo gli studi condotti dalla dottoressa Elizabeth Yardley e pubblicati dalla rivistaReal Crime”: “I Serial Killer egoisti spesso non possono fare a meno di vantarsi delle atrocità che hanno commesso, che si tratti di rivolgersi a complici, alla vittima successiva, alla polizia, o semplicemente a se stessi”.

La coppia Ian Brady e Myra Hindlew (I delitti delle Brughiere) visitarono in maniera ossessiva i luoghi di sepoltura delle loro giovani vittime a Saddleworth Moor, scattando fotografie al paesaggio solitario, teatro dei loro efferati delitti. Visite che hanno aiutato le autorità a incastrali.

Mentre la “Bestia di Manchester” Trevor Hardy (Uccise delle ragazze nel 1970) si vantò con il fratello minore di un suo omicidio che lo portò all’arresto.

4) I Serial Killer sono dei seduttori superficiali:

La dottoressa Yardley non ha nessun dubbio: “I serial killer tendono ad avere una buona conoscenza delle emozioni altrui e sono pronti a risalire a qualsiasi vulnerabilità o debolezza, al fine di convincerli a fare cose che normalmente non farebbero”.

Il Serial Killer Ted Bundy può rientrare in questa categoria, infatti, dopo aver conquistato la fiducia delle sue vittime (Simulando disabilità o spacciandosi per un agente di polizia o una persona di autorità) le rapiva e le violentava per poi ucciderle. Prima di essere giustiziato nel 1989, confessò 30 omicidi in ben 7 Stati dell’Unione (Stati Uniti d’America) commessi tra il 1974 e il 1978, anche se si ritiene fossero molte di più. La sua descrizione? Affasciante, carismatico e bello.

5) I Serial Killer sono gli inquilini della porta accanto:

Forse è la caratteristica che accomuna il maggior numero di assassini seriali quella di apparire come dei cittadini rispettosi della legge e rispettabili. Persone sopra di ogni sospetto. Un modo per riuscire a guadagnarsi la fiducia della vittima designata e attirala nella sua rete per poi ucciderla.

Nel Regno Unito, in una strada residenziale della cittadina di Gloucester vivevano i coniugi West, Fred e Rose. Una coppia normale in apparenza ma che tra il 1967 e il 1987 adescò, torturò, stuprò e uccise almeno 12 donne e ragazze, tra cui i membri della propria famiglia, seppellendo nel loro giardino alcune vittime.

Come il malefico pagliaccio “IT” che infestava la cittadina immaginaria di Derry uscito dalla mente del grande scrittore Stephen King, Wayne Gacy si esibiva alle feste ed eventi della comunità dei sobborghi di Chicago (Stati Uniti d’America) e al contempo adescava, violentava e uccideva ragazzi adolescenti e seppelliva i cadaveri nel suo giardino di casa.

Questi i 5 punti che accumunano i Serial Killer e voi in quanti punti vi riconoscete?

Fonte: Google News; Dire Giovani; Wikipedia Italia; Verosimilmente Vero.

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