Il cancro e le cure alternative.

Il web ha dato modo a qualsiasi tipo di notizia di essere divulgata in ogni angolo del nostro pianeta, oltre che a ogni tipo di teoria complottista. Al giorno d’oggi non sorprendono più affermazioni in cui si mette in dubbio l’esistenza dell’AIDS o del virus HIV, o che tale virus mortale sia stato creato ad hoc all’interno di un laboratorio segreto e poi rilasciato nell’ambiente come misura per la diminuzione della popolazione come del resto le pandemie (Ebola e simili). Oppure le famose teorie riguardanti le scie chimiche rilasciate dagli aerei militari che inquinano i nostri cieli e l’elenco potrebbe continuare per l’intera giornata. Esistono anche le teorie complottistiche a livello medico, quelle che affermano che dietro la medicina ufficiale ci siano le multinazionali farmaceutiche che invece di aiutare le persone a guarire, le fanno ammalare per aumentare i profitti con la vendita dei medicinali e che al tempo stesso boicottano i metodi di cura non convenzionali. Ad esempio come il “Metodo Di Bella” o il “Metodo Gerson”.

Dr_Luigi_Di_Bella_1912-2003
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Criticati o lodati. Amati o odiati. Cure miracolose o cure “Fake”. Tutto dipende dai punti di vista delle persone.

In Italia nel 1989 fu presentato alla stampa il ‘Metodo Di Bella’, un nuovo metodo di cura per il cancro alternativo che prometteva una seconda scelta alle cure invasive della chemioterapia. Il professor Luigi Di Bella (Linguaglossa, 17 luglio 1912 – Modena, 1º luglio 2003) laureato in medicina, chirurgia, chimica e farmacia con una specializzazione fisiologia incomincia le sue ricerche concernenti, il suo metodo di cura del cancro già nel 1963, mentre nel 1967 inizia la sperimentazione su alcuni suoi pazienti. Questo nuovo metodo fece talmente scalpore da riuscire a dividere in due l’opinione pubblica italiana tra favorevoli e contrari alla cura. Nel 1999 il Ministero della Salute, dopo aver condotto la sperimentazione per attestarne la validità scientifica accertò l’inefficacia terapeutica e nel 2005 giunse una seconda bocciatura dallo stesso presidente del Consiglio Superiore di Sanità di quel periodo.  Ancora oggi ci sono persone che si affidano a questo tipo di cura.

Nel 1945, negli Stati Uniti è pubblicato un articolo medico, in cui si parlava di un regime dietetico particolare con un alto contenuto di potassio, privo di grassi, a basso contenuto di sodio e integrato sia con minerali, sia con vitamine con l’aggiunta di preparati a base di fegato che poteva in qualche maniera guarire e prevenire l’insorgenza del cancro. L’articolo in questione portava la firma del professor Max Gerson (Wongrowitz, 18 ottobre 1881 – New York, 8 marzo 1959) che riteneva il cancro, una malattia degenerativa causata da uno squilibrio metabolico tra sodio e potassio. Max Gerson riteneva l’eliminazione delle tossine dal corpo il fattore di guarigione, facendo così diventare il fegato, il principale autore della terapia. Una parte importante del suo trattamento sono i “famosiclisteri di caffè che grazie alle proprietà della caffeina riescono a stimolare la produzione di bile, quindi ad accelerare l’espulsione delle tossine dal corpo umano favorendone la guarigione o la prevenzione della malattia.

Dr_Max_Gerson_1881-1959
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L’American Medical Association (AMA) nel 1949, dopo aver esaminato la teoria di Gerson, la bocciò perché non si riscontravano segni scientifici evidenti che dimostrassero che il metodo Gerson fosse in grado di guarire il tumore. Comunque Max Gerson non si arrese e continuò le sue ricerche e nel 1958 pubblicò il libro dal titolo: A Cancer Therapy: Results of Fifty Cases (Una terapia per il cancro: risultati di cinquanta casi) in cui esponeva i risultati di 50 pazienti guariti grazie al suo trattamento di “disintossicazione” ma senza nessun altro dato sulla totalità dei casi trattati che sarebbero serviti a calcolare una statistica esatta sulla stessa terapia. L’idea che l’assunzione di frutta e verdura fresca, associata alla riduzione o alla totale eliminazione di sodio e grasso possa in qualche maniera ridurre il rischio di contrarre determinati tipi di tumore o altre malattie è stata ben documentata dalla stessa ricerca scientifica ma l’idea, secondo Max Gerson che una dieta di questo tipo possa in qualche maniera regredire il tumore, sino alla completa guarigione del paziente è considerata dalla società scientifica una cura priva di riscontri clinici e scientifici, quindi una “bufala medica.

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A questo punto ognuno di noi dovrebbe avere la libertà di poter scegliersi scegliere il metodo con cui curarsi che sia convenzionale o non convenzionale come le terapie di Di Bella e di Gerson, (Pure quelle legate alla fede) ma sempre dopo aver avuto ogni tipo di informazione per decidere in piena autonomia. Naturalmente a proprio rischio e pericolo.

Fonte:Wikipedia; Cancer.org

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