Lettera di una vittima di attacco omofobo!

 

La politica italiana in fatto di diritti e difesa dei cittadini LGBT è indietro anni luce rispetto a Nazione dell’Unione Europea e addirittura rispetto anche all’Estonia (Ex Repubblica dell’Unione Sovietica) che ha legalizzato nel mese di ottobre di quest’anno una sorta di PACS e una parziale adozione omogenitoriale e dire che è una nazione ancora molto omofoba, forse più dell’Italia ma con una classe dirigente proiettata sul futuro. Oramai in Italia non è raro di questi tempi leggere sul web o sui giornali notizie di aggressioni a cittadini italiani da parte di razzisti e omofobi che si sento al dì sopra della legge e decidono cosa e chi debba ‘vivere’ o amare!

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A Napoli l’ultima aggressione ai danni di due cittadini italiani che si sono scambiati un semplice bacio in Piazza Dante. Un gesto di amore tra due innamorati che ha scatenato la violenza (causata dall’ignoranza) contro di loro. Questa volta una delle vittime ha deciso di non stare in silenzio e così ha deciso di postare una lettere sul suo profilo personale di Facebook:

 

“Mi spiace spostare un po’ l’attenzione alla giornata contro il femminicidio e la violenza sulle donne, ma in 27 anni di vita mai mi era capitato di subire una aggressione ( e son stato fortunato, mi dicono). Mi è stato detto che da questa cosa potrei ricavarne un bel tema da far leggere al popolo di facebook, un articolo zeppo di paroloni e accuse.

In realtà non so che farmene delle parole. Sento inutili le parole vigliacche di coloro ai quali abbiamo chiesto aiuto, mentre lui era sanguinante, ed io sotto choc e loro omertosi non volevano immischiarsi. Sento inutili le denunce quando viviamo in un paese che non riconosce reati per omofobia e non tutela i cittadini.

Solo ho impresso l’odio di quel ragazzino che ci insultava e ci picchiava – e sì, abbiamo reagito con le buone, intimandolo di allontanarsi, di lasciarci perdere, e sì poi abbiamo reagito male – ma quell’odio e quell’ignoranza che gli faceva dire: “Ora chiamo i carabinieri! Siete degli sporchi!”. Si sentiva, (si sente, forse si sentirà), dalla parte della ragione – ha patriotticamente difeso i suoi diritti di cittadino, è UN EROE. Dove sono le sentinelle? Celebriamolo questo eroe! il grand’uomo! Io voglio assolutamente che si celebri, è un grande, è un genio. Perché se così non fosse e le autorità e l’italietta si mettessero a parlare giusto per parlarne per poi abbandonare tutto allora dovrei supporre che noi siamo cornuti ora e poi saremo anche mazziati e sinceramente fare gli ignavi ipocriti è forse più di cattivo gusto dell’ignoranza.

Il ragazzino ha usato la violenza perché è un ignorante. Non usateci violenza per ignavia.”

 It's_Love

Una lettera che rispecchia appieno il clima che si respira in Italia per quanto riguarda i diritti e la difesa dei cittadini LGBT. Cittadini italiani che pagano le tasse, lavorano e che mandano avanti, insieme a tutti gli altri cittadini onesti questo Paese che sono costretti a guardarsi dietro le spalle e molti a vivere ‘nascosti’ per paura di aggressioni.

Cittadini italiani che non possono amare e vivere la propria vita!

stop-omofobia

 

Non bisogna più parlare di persone LGBT ma sarebbe il caso di riferirsi a loro come  cittadini italiani e sarebbe ora che anche il governo e la società  iniziassero a trattarli come cittadini italiani a tutti gli effetti e non come una “razza inferiore” da proteggere o da utilizzare come slogan durante le campagne elettorali per avere il posto fisso nei palazzi del potere!

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