L’Islam e la doppia morale del principe saudita

L’Islam e la doppia morale del principe saudita

Quando si è a casa propria si seguono le regole ma in vacanza tutto è lecito. Questa la linea seguita dal Principe saudita Nawf al Saud nel suo mega yacht ancorato nel mar Egeo a largo di Bodrum (Turchia).

La spiaggia di Bodrum (Turchia) è il luogo di partenza dei profughi siriani diretti in Grecia e al tempo stesso luogo di villeggiatura per i ricchi mediorientali.

Nel paese di origine del Principe Nawf al Saud, l’Arabia Saudita dove le donne devono seguire rigidissime regole in fatto di abbigliamento (In pubblico sono costrette a nascondere l’intero corpo) e comportamento.

Regole dettate dalla religione dell’Islam. Regole che non valgono nello yacht del Principe Nawaf al Saud dove le ragazze si divertono a festeggiare in compagnia di uomini, indossando dei seducenti bikini.

Le prove dei festeggiamenti del Principe Nawaf al Saud sono state pubblicate sul quotidiano turco Hurriyet.

Le foto incriminate mostrano il Principe Nawaf al Saud in compagnia di decine di suoi invitati, tutte rigorosamente di sesso femminile che passano il tempo a prendere il sole in bikini, ballando e facendo festa dalla mattina alla sera.principe_saudita

Alla pubblicazione delle foto non sono mancati i commenti sarcastici e non come quello di Ahmet Hakan (Celebre giornalista turco): “Sicuri che in quel vostro libro sacro che citate in continuazione non sia punito pure questo?”.

Molti utenti sui social turchi hanno evidenziato la differenza di comportamento tra la vita nello yacht e la vita reale in Arabia Saudita in cui sarebbe stato impossibile festeggiare con donne svestite e senza velo. Anche il Principe Nawaf al Saud non indossava gli abiti tradizionali ma abiti estivi e costume da bagno.

Sempre il giornalista turco Ahmet Hakan:Col milione di euro a settimana spesi per quello yacht, avresti potuto ospitare almeno 80 rifugiati siriani, infatti, bisogna ricordare che l’Arabia Saudita non ha accolto nessun profugo siriano nel suo territorio.

Gli attentati di matrice islamica in Turchia, in Gran Bretagna, in Belgio e in Francia di cui l’ultimo avvenuto proprio questo 14 luglio a Nizza in occasione dei festeggiamenti per la “Presa della Bastiglia” dove sono morte per mano di Mohamed Lahouaiej Bouhlel (Originario della Tunisia, 31 anni, autotrasportatore con precedenti per piccoli reati comuni) 80 persone tra cui molti bambini e 100 feriti sono eseguiti per “ordine” della religione islamica e del suo libro Sacro, il Corano.

Lo stesso Corano che impone determinate regole di vita che il terrorismo islamico vuole imporre in tutto l’Occidente, quelle stesse regole trasgredite dal Principe Nawaf al Saud.

Come ogni religione anche l’Islam ha i suoi adepti ipocriti come il Principe Nawaf al Saud che forse meriterebbe lo stesso trattamento utilizzato per i cosiddetti “infedeli occidentali”.

Fonte: Huffington Post Italia

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