M5S caos sindaci

Pizzarotti sospeso; Nogarin fiducia a tempo; Fucci tutto regolare.

La sospensione dal Movimento Cinque Stelle del sindaco di Parma Federico Pizzarotti, reo di non aver reso pubblico il ricevimento dell’avviso di garanzia che si riferisce alle nomine del teatro Regio ha innescato, all’interno dello stesso Movimento, un regolamento di conti tra le 2 diverse fazioni.

Come detto oltre a Pizzarotti, anche il Nogarin (Sindaco di Livorno) è stato raggiunto da un avviso di garanzia con diverse accuse a suo carico come bancarotta fraudolenta ma in questo determinato caso, il Direttorio e lo stesso Grillo hanno espresso vicinanza al Sindaco e una fiducia a tempo, senza nessuna sospensione, in quanto, aveva reso pubblico il suo avviso di garanzia.

Però tra i 2 casi è venuto a galla un terzo che ha aumentato il livello di scontro all’interno del Movimento Cinque Stelle.

Il sindaco di Pomezia, Fucci ha rivelato, attraverso la sua pagina personale di Facebook di aver ricevuto un avviso di garanzia per una vicenda del 2013, indagato (Cit. La Stampa): “perché avrei impedito la sepoltura di un defunto, poi mi si addebitava il rifiuto e l’omissione di atti di ufficio”. Inchiesta archiviata nel 2016, ma per mesi tiene nascosto l’avviso di garanzia. Comportamento identico a quello tenuto dal sindaco di Parma Federico Pizzarotti ma per lui nessun provvedimento disciplinare e tanto meno nessuna sospensione.Fucci_M5S

I Dem sono subito partiti all’attacco dei 5Stelle con dichiarazioni al vetriolo (Cit. La Stampa):

Lorenza Bonaccorsi:Altro che trasparenza solo ieri si è scoperto che il sindaco di Pomezia è stato indagato per tre anni. Pizzarotti viene cacciato perché non avrebbe comunicato al direttorio di essere sotto indagine. E con il sindaco di Pomezia come sono andate le cose?”;

Andrea Romano:Ma allora, caro direttorio dalla morale plurima, su Pomezia e sull’avviso di garanzia di cui ha dato notizia il sindaco Fucci non dite nulla?”.

La difesa del Movimento Cinque Stelle è toccata a Luigi Di Maio che ha affermato (Cit. La Stampa): “Penso che M5S abbia semplicemente applicato le regole in quanto questo è il Movimento Cinque stelle e non il Partito Democratico”.

Difesa che non è piaciuta a 2 big Dem come il Presidente del Partito Democratico Matteo Orfini e il Ministro Maria Elena Boschi.

Il primo ha dichiarato, attraverso la sua pagina Facebook personale (Cit. La Stampa) che: “Noi non siamo il PD, dice Di Maio oggi. Direi proprio di no, caro mio. Noi siamo un partito che conosce il valore e anche la fatica della democraziae concludehanno cacciato Pizzarotti perché aveva un briciolo di autonomia”.

Anche il Ministro Dem Maria Elena Boschi entra a gamba tesa nella disputa con il Movimento Cinque Stelle (Cit. La Stampa): “Non abbiamo mai fatto delle espulsioni anche rispetto a persone in dissenso con il partito. Mandare una e-mail anonima per chiedere a un sindaco di lasciare il Movimento credo che ci riporti molto indietro nel tempo”.

A questo punto in molti si sono domandati se la sospensione del sindaco di Parma Federico Pizzarotti, sia un regolamento di conti interno allo stesso Movimento Cinque Stelle ma Alessandro Di Battista (Membro del Direttorio a 5Stelle) ha difeso la scelta (Cit. La Stampa): “Un conto è una querela per diffamazione, un altro sono le ipotesi di reato collegate alla attività politica”.

Pubblicato in precedenza su Verosimilmente Vero Blog

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

A note to our visitors

This website has updated its privacy policy in compliance with changes to European Union data protection law, for all members globally. We’ve also updated our Privacy Policy to give you more information about your rights and responsibilities with respect to your privacy and personal information. Please read this to review the updates about which cookies we use and what information we collect on our site. By continuing to use this site, you are agreeing to our updated privacy policy.