Orlando e la strage in un locale gay

Orlando e la strage in un locale gay

Le autorità statunitensi della città di Orlando (Stato della Florida) stanno cercando di identificare le 50 vittime della strage avvenuta ieri notte all’interno del locale gay Pulse.

Una strage che ha sconvolto il mondo intero. La strage con più morti mai accaduta negli Stati Uniti d’America.

Omar Mateen, statunitense ma di origine afgane che ha ucciso 50 persone ferendone altre 53 all’interno del locale gay Pulse, frequentato anche da clienti eterosessuali, era stato fermato e rilasciato per ben 3 volte dall’Fbi per accertamenti su eventuali collegamenti o simpatie con il gruppo terroristico di matrice islamica dell’ISIS.

Armato con un fucile d’assalto e una pistola (Lavorava come guardia giurata, quindi nessun problema nel reperire delle nuove armi) ha fatto irruzione all’interno del locale Pulse dove si stava svolgendo la serata musicale, quando ha incominciato a sparare sui presenti. E dopo aver preso in ostaggio per ore, una decina di persone è stato ucciso dalle teste di cuoio intervenute.

Vittime della strage di Orlando
Alcune delle vittime della strage di Orlando

La ex moglie di Omar Mateen l’ha dipinto come un uomo violento e bipolare. Ecco quanto dichiarato dalla sua ex moglie Sitora Yusufiy:Pochi mesi dopo esserci sposati ho conosciuto la sua instabilità, e ho visto che era bipolare, si arrabbiava per nulla. Dopo qualche mese, ha iniziato ad abusare fisicamente di me… Non mi permetteva di parlare con la mia famiglia, mi teneva in ostaggiomentre il padre dell’attentatore non riesce ancora a comprendere il gesto del figlio:Non so perché lo abbia fatto. Non ho mai capito che aveva l’odio nel cuore. Se avessi saputo le sue intenzioni, lo avrei fermato. Mio figlio era un bravo ragazzo. Lo vidi il giorno prima della strage, non vidi il male nei suoi occhi. Sono addolorato e l’ho detto al popolo americanoe inoltreAvrei voluto fermarlo”.

Curiosamente però le sue prime dichiarazioni riguardo alla strage commessa dal figlio erano di altro tenore, poiché secondo lui, il gesto del figlio era stato scatenato da un bacio tra 2 ragazzi. Quindi, sempre secondo il padre, la strage è da considerarsi di matrice omofobica e non legata all’ISIS.

Il padre dell’attentatore ha sì condannato la strage ma anche che:Dio punirà coloro che sono coinvolti nell’omosessualità”.Pray_for_Orlando

Come affermato in precedenza, l’Fbi fermò Omar Mateen 3 volte per presunti legami con l’ISIS, e lo stesso Mateen, prima di uccidere tutte quelle persone aveva chiama il 911 per dichiarare la sua fedeltà alla causa dell’ISIS mentre sua padre li inneggiava attraverso il web.

Non è mancata la (presunta) rivendicazione da parte dell’ISIS della strage di Orlando diffusa tramite il gruppo al-Bayan e quello denominato Amaq che descrivono Omar Mateen come: “Uno dei soldati del Califfato in America”.

Il mondo si è stretto attorno alle vittime, ai feriti e alle loro famiglie ma come sempre non sono mancate le voci fuori dal coro come le dichiarazioni della chiesa Westboro Baptist Church:Dio ha aperto il suo arsenale contro l’orgoglio finocchio d’Americamentre in Italia abbiamo avuto il Taormina Pensiero. L’avvocato Carlo Taormina, attraverso 2 tweet sulla strage di Orlando e sul mancato attentato al Gay Pride in California ha dato al sua versione della tragedia:Attenzione ai Gay Pride perché uno è stato assalito con 50 morti, un altro per essere assalito. Possono essere emulati in ItaliaeL’attentato a Orlando perché due gay si baciavano. Sta di fatto che se si fossero baciati due etero non sarebbe successo niente”.

Secondo Taormina le vittime dell’attentato di Orlando se lo so andate a cercare per 2 di loro hanno osato baciarsi in strada, proprio nel momento in cui passava Omar Mateen. Forse era meglio il silenzio.

Le prossime vittime?

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