Rinasce il Partito Comunista Italiano

La famosa “Svolta della Bolognina” voluta dall’allora Segretario Nazionale Del Partito Comunista Italiano Achille Occhetto decretò il 12 novembre del 1989 lo scioglimento del PCI (Avvenuto l’anno dopo) per dare vita al Partito Democratico di Sinistra (PDS) poi Democratici di Sinistra (DS) e infine Partito Democratico (PD).

Una svolta che causò la scissione e la nascita del Movimento per la Rifondazione Comunista poi divenuto Partito della Rifondazione Comunista (PRC) che voleva mantenere i valori del PCI.

Nel corso degli anni il Partito della Rifondazione ha subito innumerevoli scissioni più o meno pesanti come i Comunisti Unitari di Sergio Garavini, poi il Partito di Alternativa Comunista, il Partito Comunista dei Lavoratori, Sinistra Ecologia e Libertà di Vendola e il Partito Comunista di Rizzo ma quella più drammatica e importante fu quella attuata da Armando Cossutta e Oliviero Diliberto, durante la segreteria di Fausto Bertinotti, fuoriuscirono dando vita al Partito dei Comunisti Italiani (PdCI) con un simbolo molto simile a quello del PCI (Si dice che furono proprio i dirigenti dei Ds di allora a concederne l’utilizzo, perché ne erano anche i proprietari).

Dopo il crollo e la mancata elezione dei rispettivi rappresentati in Parlamento, si decide di cambiare il nome in Partito Comunista d’Italia (Nome del 1921) e con il vecchio logo del 1943, disegnato dal pittore Renato Guttuso ma 2 anni fa iniziò il percorso di una costituente per la rinascita del Partito Comunista Italiano, coinvolgendo anche parecchi dirigenti di Rifondazione Comunista.

PCI
PCI

Adesso il 24, 25 e il 26 giugno al Circolo Arci di San Lazzaro di Savena a Bologna si terrà l’assemblea Nazionale per la Costituzione del Partito Comunista Italiano, intitolato “Un futuro grande come una storia. La nostra”.

Il luogo scelto per la rinascita del Partito Comunista Italiano si trova a soli 17 minuti da Via Tibaldi, 17 luogo del famoso annuncio dell’allora Segretario Nazionale del PCI, Achille Occhetto della “Svolta della Bolognina”.

La “Costituente Comunista” è stata promossa dal PCdI (Ex Partito dei Comunisti Italiani) e da alcuni quadri del Partito della Rifondazione Comunista ecco un passo del documento:Cadute presto le promesse di benessere e democrazia della narrazione borghese del 1989 il capitalismo mostra, senza veli, il suo volto distruttivo. Un pugno di ricchi, che gestisce lo sfruttamento di enormi masse umane e dell’ambiente, è disposto – pur di non cedere, neppure parzialmente, potere e privilegi insopportabili – a provocare una guerra generalizzata e a correre il rischio di desertificare il pianeta. Per non rassegnarsi a queste prospettive terribili e per costruire il futuro è necessaria l’idea generale di un modo diverso di vivere e produrre. Il socialismo, cioè la proprietà e il controllo sociale dei mezzi di produzione, di scambio, d’informazione e delle risorse essenziali per la vita umana, è, per noi, un tema attuale e decisivo”.

Questo effetto nostalgia riuscirà a emergere nella galassia dei Partiti e Movimenti comunisti (Prc, Pc, Pcl, Pdac altri ancora)?

Pubblicato in precedenza su Verosimilmente Vero Blog

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