A Como e più precisamente nel cimitero di Mariano Comense c’è una tomba al quanto ‘appariscente’ che ha scatenato un polverone politico. Addirittura Forza Italia avrebbe già pronta una mozione comunale, riguardo questo particolare sepolcro.
La tomba, finita sotto inchiesta, è molto colorata e fosforescente con colori che vanno dal blu elettrico al giallo ma anche le dimensioni, la forma e le molte foto sono tra le altre cause di questa polemica kafkiana che ha fatto storcere il naso ai puristi cimiteriali.
A prescindere dalla ‘vistosità’ che può piacere o no, le autorità cimiteriali di Mariano Comense hanno dato il consenso alla realizzazione di quella particolare tomba. Quindi dal punto di vista legale è tutto nella norma, però, andando più a fondo nella vicenda, salta fuori un particolare che fa vedere la polemica da un altro punto di vista. Un punto di vista omofobo.
La tomba in questione è di Carlo Annoni, infermiere deceduto l’aprile scorso all’età di 61 anni. Sposato con Corrado Spanger (Prima a Londra poi in Italia dopo l’approvazione della Legge sulle Unioni Civili fra persone dello stesso sesso) con cui faceva coppia da 36 anni. Entrambi iscritti all’Arcigay e attivisti nella battaglia per i diritti civili.
A questo punto della vicenda mi domando: Forza Italia e tutti quei puristi cimiteriali si sarebbero scomodati allo stesso modo se quel particolare sepolcro fosse di un eterosessuale? Io penso di no.
La polemica è nata per l’orientamento sessuale del defunto e non tanto per il sepolcro in sé.