Da quel giorno la sua vita ha subito parecchi cambiamenti. Licenziato anche dal lavoro di commentatore radio, allontanato da persone che considerava amici, minacciato di morte alla fine è stato costretto a trasferirsi da Trebisonda a Istanbul anche a causa delle minacce dei suoi vicini di casa. Fortunatamente Istanbul è una città cosmopolita e lì ha iniziato ad arbitrare in un campionato non ufficiale e a continuare la sua battaglia contro la Federazione Calcio Turca e i pregiudizi della stessa società turca.
A Berlino l’ex arbitro ha ricevuto il Premio del Rispetto dell’Alleanza contro l’Omofobia consegnatoli dal sindaco della capitale tedesca nonché uno dei politici omosessuali più famosi della Germania, Klaus Wowereit e in quell’occasione ha dichiarato: “Penso che vincerò. Io lotterò per questo fino all’ultimo respiro”.
Oramai la battaglia di Dincdag non riguarda solo lui ma è diventata con il tempo una battaglia dell’intera comunità LGBT turca, infatti, ha iniziato a ricevere mail e lettere da parte di altri arbitri e atleti omosessuali per raccontarli i loro casi e al tempo stesso chiedendoli dei consigli. Oramai è divenuto un simbolo al pari di Milk per aver sconfitto la timidezza e il silenzio che gli permettevano di continuare a svolgere il suo lavoro in solitaria, dando il via a una rivoluzione per i diritti LGBT turchi.
“Pensavano che mi sarei nascosto invece ho fatto il contrario e sono diventato una bandiera per il movimento dei diritti gay”, ha dichiarato ma purtroppo non tutti sono accorsi in suo aiuto come il più famoso cronista del calcio, Erman Toroglu che ha commentato: “Non può riavere il posto, assegnerebbe i rigori ai giocatori più carini”.
Oramai molti siti e blog turchi non solo si sono schierati con lui ma lo sostengono nella battaglia contro la Federazione Calcio Turca come del resto la sua famiglia di cui ha il pieno appoggio come riferisce lui stesso: “Anche mio fratello Imam mi ha aiutato. Rivoglio il mio lavoro. Sono pronto ad andare alla Corte Europea”.
La guerra per i diritti LGBT turchi intrapresa da Halil Dincdag è solo all’inizio!
Fonte: La Stampa; Sky Sport Italia