U.K. omofoba. L’altra faccia di Londra!

Regno Unito. Londra. Una delle capitali europee più gay friendly ma non troppo a quanto pare! U.K. omofoba. L’altra faccia di Londra!

Bus_Banned_Gay

 

Jack James, 23 anni stava viaggiando con il suo compagno su uno dei classici bus inglesi, tranquilli, seduti uno accanto all’altro a parlare tra di loro, quando il suo compagno l’ha baciato sulle labbra. Un gesto romantico, normale tra due persone che si amano ma se viene visto con gli occhi intolleranti e razzisti, quel semplice gesto scatena odio e intolleranza verbale e alcune volte anche fisiche. L’autista, dopo aver visto il gesto del compagno di James ha iniziato ad urlare contro con insulti e minacce: “Siete checche, non uomini! Non vi azzardate a fare queste cose sul mio autobus o vi faccio scendere. Non voglio vedere nulla di simile!”.

A quel punto James si è avvicinato all’autista per chiedere se quelle offese erano rivolte a lui e al suo compagno e a quel punto l’autista scoppia: “Sì, questo è il mio autobus, io detto le regole e non voglio assistere a queste scene. Siete disgustosi! Scendete immediatamente”. E non contento una volta aver fatto scendere la coppia dal bus ha continuato ad insultarli dal finestrino affermando che loro due non erano uomini.

Le indagini  da parte della compagnia dei Trasporti londinesi per individuare l’autista omofobo sono ancora in corso ma si ritiene che ben presto si potrà associare quel volto ad un nome.

Ken Davidson, responsabile del settore Trasporti londinesi ha dichiarato che tutti gli utenti hanno diritto a usare i mezzi pubblici senza paura. Offese del genere sono inaccettabili.

Quello non è stato l’unico episodio di questo genere, infatti,  Annabelle Paige è stata cacciata da un market perché stava baciando la sua compagna, così un centinaio di persone hanno partecipato al ‘Big KissSainsbury’s a Brighton, la città più gay friendly del Regno Unito.

Dal 2005 in Gran Bretagna il mese di febbraio è dedicato  alla vita e ai diritti conquistati dalla comunità LGBT e in ogni quartiere della capitale britannica vengono organizzate conferenze, convegni, mostre, presentazioni di libri e lettera sul tema. Una maniera per non far dimenticare la battaglia della comunità LGBT britannica e al tempo stesso far conoscere la realtà ai cittadini e leggere la notizia dell’ennesima aggressione verbale nei confronti di persone LGBT fa male ma i diritti conquistati non si cancellano, anzi si andrà avanti a combattere.

It's_Love

 

In fin dei conti anche in una nazione gay friendly come la Gran Bretagna si posso trovare persone ignoranti e razziste, purtroppo da noi sono ancora la maggioranza!

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