Unioni Civili approvate. Pericolo Referendum

L’Italia è finalmente entrata nel nuovo millennio, infatti, ieri il Parlamento italiano (Dopo quasi 30 anni) ha riconosciuto le Unioni Civili gay.

Il Ddl Cirinnà è diventato Legge dello Stato Italiano, anche se il mondo Lgbt italiano è spaccato in 2 tra chi esulta e chi si sente tradito per una Legge a metà.

La Legge sulle Unioni Civili ha sancito diritti e doveri di una coppia gay, simili a quelli dell’istituzione del matrimonio, ad eccezione delle adozioni e in particola modo della Stepchild Adoption (Adozione del figliastro) e sì anche alla reversibilità della pensione, all’obbligo di coabitazione ma nessun obbligo di fedeltà. (Continua dopo la foto)

 

Votazione Legge Unioni Civili
Votazione Legge Unioni Civili

Esito della votazione della Legge sulle Unioni Civili:

372 SI (La maggioranza di Governo, Sinistra Italiana e 10 deputati di Forza Italia);

51 NO (21 deputati di Forza Italia, Lega nord e Fratelli d’Italia AN);

99 ASTENSIONI (Movimento Cinque Stelle).

Adesso vediamo i punti principali della Legge sulle Unioni Civili tra persone dello stesso sesso:

Come si può accedere alle Unioni Civili?
Le coppie si devono presentare “di fronte all’ufficiale di Stato Civile e alla presenza di due testimoni” per ufficializzare la loro unione davanti allo Stato che sarà registrata “nell’archivio dello Stato Civile”. Le unioni civili gay sono definite: “Formazioni Sociali Specifiche” un modo per evitare di equipararle al matrimonio “tradizionale” ma non tutti potranno unirsi civilmente, infatti, le persone ancora sposate, soggetti che sono legati da legami parentali, chi si è macchiato di un omicidio o tentato omicidio nei confronti di un ex coniuge o membro di un’unione civile.

Quale cognome?
La questione del cognome per le coppie di fatto è differente dalle coppie sposate, dove la moglie deve aggiungere il cognome del marito al suo. Le coppie di fatto, invece “per tutta la durata dell’unione civile, possono stabilire di assumere un cognome comune scegliendolo tra i loro cognomi. La parte può anteporre o posporre al cognome comune il proprio cognome”.

Quali obblighi comporta l’unione civile?
Obblighi identici a quelli del matrimonio “tradizionale” come: “Dall’unione deriva l’obbligo reciproco all’assistenza morale e materiale e alla coabitazione” e inoltre “entrambe le parti sono tenute ciascuna in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro professionale e casalingo, a contribuire ai bisogni comuni” ma non comporta l’obbligò di fedeltà tra la coppia. Quello del mancato obbligo di fedeltà della coppia ha scatenato numerosi malumori nella società civili e all’interno dello stesso Partito Democratico (Promotore della Legge Cirinnà sulle Unioni Civili gay) che a questo punto punta ad abolirlo anche per le coppie sposate.

Cuore_ArcobalenoNormale vita famigliare e stesso trattamento per i beni.
Nessun cambiamento nella vita famigliare tra coppie di fatto e coppie spostate. “Le parti concordano tra loro l’indirizzo della vita familiare e fissano la residenza comune; a ciascuna delle parti spetta il potere di attuare l’indirizzo concordato”.  E come nel matrimonio, le coppie potranno scegliere tra l’unione o la divisione dei beni.

La questione della pensione, eredità e del Tfr.
Sia la pensione di reversibilità che il Tfr maturato andranno di diritto al partner dell’unione civile mentre per le questioni di eredità, saranno mantenute le norme in vigore per il matrimonio ovvero la “legittima” (50%) al partner superstite e il restante ai figli (Nel caso ce ne fossero).

Nessuna adozione o Stepchild Adoption e divieto della pratica dell’utero in affitto.
Nessun tipo di adozione né per bambini abbandonati né del figlio biologico del partner ma “resta fermo quanto previsto e consentito in materia di adozioni dalle norme vigenti” che potrebbe consentire ai singoli Tribunali di concedere il nulla osta per la Stepchild Adoption per determinati casi, come sta avendo tutt’oggi.  Il divieto sull’utero in affitto (Legge 40) rimane e le coppie gay nessun accesso alla procreazione medicalmente assistita.

Nel caso di cambio di sesso di uno dei partner?
In quel particolare caso, in cui uno dei 2 partner decide di cambiare sesso, l’unione civili è sciolta in automatico.

Adesso i conviventi potranno avere gli stessi diritti relativi all’assistenza del proprio partner sia in carcere sia in ospedale e ciascun convivente “può designare l’altro quale suo rappresentante con poteri pieni o limitati in caso di malattia che comporta incapacità di intendere e di volere, per le decisioni in materia di salute; e in caso di morte, per quanto riguarda la donazione di organi, le modalità di trattamento del corpo e le celebrazioni funerarie”.

In caso di decesso di uno dei 2 partner, il superstite ha diritto a subentrare nel contratto di locazione, mentre nel caso il deceduto risulti proprietario dell’abitazione, il partner rimasto potrà continuare a viverci tra i 2 e 5 anni. Ovviamente il diritto all’utilizzo dell’abitazione decade in caso di matrimonio, di unione civile o di una nuova convivenza di fatto.

Questa in linea generale i punti più importanti della Legge Cirinnà che riconosce le Unioni Civili tra persone dello stesso, una legge attesa da quasi 30 anni.

 

Unioni Civili
Unioni Civili

Una parte dell’Italia e degli italiani hanno festeggiato l’approvazione (storica) della Legge sulle Unioni Civili gay ma dall’altra parte della barricata si sta preparando l’ultimo attacco con l’arma del referendum abrogativo.

 

Abbiamo vinto una battaglia ma non la guerra.

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