Violenza sui minori!

Violenza sui minori! Una piaga da estirpare!

Nel XXI° secolo le scoperte scientifiche hanno aiutato a salvare innumerevoli persone da malattie ritenuti inguaribili ma non tutto si può guarire prendendo una pastiglia come dimostra il nuovo spot britannico dell’Unicef, in cui il piccolo protagonista entra in una farmacia con evidenti segni di violenza per chiedere al farmacista la medicina miracolosa che lo farà sentire al sicuro. Purtroppo per il piccolo protagonista tutto si rivela una sua fantasia. Una fantasia per poter sperare in un mondo migliore! Una fantasia come via di uscita da quel mondo di violenza in cui vive.

Lo spot britannico per l’Unicef si chiude rivolgendo un appello a tutti noi: “Ogni 5 minuti un bambino muore per una violenza. Non esistono vaccini. Ci siete solo voi!” e un invito a visitare la pagina web dell’Unicef dedicata al tema della violenza sui minori. Ogni giorno ben 340 persone sotto i vent’anni muoiono per colpa delle guerre ma la maggior parte dei decessi è dovuta a violenze e maltrattamenti.

Nelle zone di guerra ma anche nelle strade di città violente, nelle proprie abitazioni e nelle scuole e proprio in questi luoghi considerati sicuri si riscontrano il maggior numero di decessi.

Sempre nel sito dell’Unicef UK: “Coloro che non vengono uccisi, vivono le conseguenze psicologiche e sociali degli abusi. Gli effetti possono durare una vita. Ma noi abbiamo il potere di cambiare tutto ciò“.

Ogni anno centinaia di migliaia di donne e ragazze vengono comprate per poi essere vendute per essere costrette a prostituirsi o ridurle in schiavitù sessuale. In Italia e più precisamente abbiamo avuto lo scandalo delle baby-prostitute e nel caso di una di queste era proprio la madre a dirigere e gestire i clienti della propria figlia. Una squallida vicenda!

Durante le guerre sono i bambini i più esposti a una serie di violenze come uccisioni, mutilazioni, reclutamento e utilizzo come soldati o scudi umani, violenze sessuali senza contare gli attacchi mirati contro ospedali, scuole e l’impossibilità di accesso degli aiuti umanitari nelle zone del conflitto. Durante l’ultima difesa di Berlino durante gli ultimi mesi del secondo conflitto mondiale, il Terzo Reich decise di arruolare i bambini per difendere la città dall’avanzata dell’Armata Rossa e più recentemente possiamo trovare esempi in Africa (I bambini soldato) e l’Isis che sta reclutando bambini per combattere la loro inutile guerra santa.

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Fonte: www.ventosociale.org

La violenza la ritroviamo anche all’interno della famiglia, un luogo che dovrebbe essere sicuro. Secondo studi effettuati in nazioni diverse dimostrano che dall’80% al 98% dei bambini hanno subito punizioni fisiche nella propria abitazione mentre un terzo hanno subito punizioni fisiche molto gravi, mediante l’uso di oggetti. Senza contare i casi di violenza sessuale da parte di famigliari o parenti stretti o estranei.

Neppure la scuola può ritenersi un luogo sicuro, infatti, i bambini il più delle volte sono esposti a gravi episodi di violenza da parte degli stessi educatori e compagni di scuola come il bullismo e il cyber-bullismo! I bambini che subiscono atti di bullismo rischiano maggiormente disturbi psicosomatici come la  fuga da casa, l’abuso di alcol e di droga, assenteismo e, in particolar modo, atti di autolesionismo (lesioni accidentali o perpetrate).

La piaga del lavoro minorile mondiale è stata stimata di ben 150 milioni di bambini tra i 5 e i 14 anni costretti a lavorare in condizioni di schiavitù e disumane che possono prevedere carichi pesanti, lavorazione con sostanze chimiche, orari prolungati con la conseguenza dell’abbandono scolastico.

La violenza sui minori è una piaga mondiale che va combattuta con l’aiuto di tutti noi e come recita lo spot dell’Unicef UK non esistono medicine o (aggiungo io) parole magiche per farla scomparire!

*dati OMS e ILO

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