Scandalo diocesi. Sesso gay, droga con le offerte

La Chiesa Cattolica Romana (E la maggior parte delle religioni monoteistiche) è sempre stata ostile nei confronti dell’omosessualità e in particolar modo, in Italia, dove il Vaticano ha sempre ostacolato la battaglia dei diritti dei cittadini LGBT.

Però all’interno della stessa Chiesa Cattolica Romana gli scandali a sfondo gay non mancano, e non solo in Italia.

Un servizio della trasmissione di Italia 1 de “Le Iene” andata in onda il 16 novembre scorso, raccontava la vicenda di Angelo, un giovane escort che tra i suoi clienti c’è un facoltoso giudice. Gli incontri con questo fantomatico giudice si svolgono in lussuosi hotel a 5 stelle, cene costose e divertimento a base di droga con contorno di messaggi piccanti.

Il prete e l'escort
Il prete e l’escort

Il giudice si vantava spesso con Angelo di importanti amicizie, capaci di procurargli un lavoro stabile e di prestigio a questo punto il giovane escort inizia a sentire puzza di bruciato e inizia a indagare.

La verità viene a galla e si scopre che il giudice facoltoso non è altri che un semplice parroco e tutti quei soldi sperati tra cene, hotel di lusso e la droga da dove provenivano?

A questo punto Angelo sospetta che quei soldi provengano dalle offerte dei fedeli e così decide di denunciare la vicenda alla Curia, scatenando la reazione violenta del prete che lo minaccia mentre continua a dichiarare di essere un giudice.

Il prete continua a prendere contatto con altri escort tra cui alcuni amici di Angelo che a questo punto decide di contattare la redazione de “Le Iene” e rendere pubblica tutta quanta la vicenda.

Una volta messo alle strette dall’inviata delle Iene, Nina Palmieri, il prete inizia a raccontare la sua versione dei fatti, come il particolare che non è più un parroco in quanto non ha più una parrocchia.

Racconta inoltre che prima di pronunciare i voti e diventare prete, lui era eterosessuale e che è diventato gay a causa della vita all’interno della Chiesa.

Alla domanda relativa alla provenienza dei soldi spesi per i “festeggiamenti”, il prete ha assicurato che avrebbe dimostrato che non erano stati trafugati dalla chiesa ma si è dato alla fuga.No_omofobia

Oltre oceano, più precisamente negli Stati Uniti d’America, Peter Miqueli (53 anni) parroco della Chiesa di Saint Frances De Chantal (New York City) si è dato alla pazza gioia con il suoamichettoescort gay Keith Crist spendendo la cifra record di più di 1 milione di dollari per pagare i suoi incontri sessuali. Soldi rubati dalle offerte delle chiese del Bronx. Offerte donate dai fedeli alle varie chiese per aiutare le persone più svantaggiate.

Tra le spese del parroco Peter Miqueli, ci sarebbe l’acquisto di una casa nel New Jersey (270mila dollari) utilizzata per i vari incontri con l’escort Keith Crist che lo costringeva a bere la sua urina, infliggendogli altre umiliazioni al prezzo di soli 1mille dollari a incontro.

Le serate del prete e del suo escort eranorallegratedall’assunzione di droghe illegali che gli erano procurate da un medico del Bronx e ovviamente da serate con altri escort.

La differenza tra il caso italiano e questo statunitense?

L’ex parroco della Chiesa di Saint Frances De Chantal, Peter Miqueli (Si è dimesso dopo lo scandalo) è sotto processo e secondo il giudice (Sia l’Arcidiocesi di New York City sia il Cardinale Timothy Dolan erano a conoscenza della vicenda): “Questo processo mira a mettere finalmente una fine a questa condotta estremamente peccaminosa, così che la parrocchia di Saint Frances de Chantal possa riacquistare la forza, la spiritualità e la fede che aveva prima dell’arrivo di padre Miqueli”.

Lo scandalo ha fatto emergere anche il lato integralista dell’ex parroco della Chiesa di Saint Frances De Chantal che non perdeva occasione di scagliarsi contro i mali del mondo come i divorziati, i single e ovviamente i gay.

A una madre single di una ragazza di 12 anni aveva negato il sacramento mentre per quanto riguarda l’omosessualità: “E’ un peccato e un abominioper gli altri ma non per lui ma questa è l’ipocrisia del Vaticano e dei suoi uomini.

Fonte: Google News; Tv Fanpage; Gay.it.

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