Il Brasile sceglie l’estrema destra, l’omofobia e il razzismo

Il Brasile sceglie l’estrema destra, l’omofobia e il razzismo

Le Presidenziali brasiliane hanno incoronato come nuovo Presidente della Repubblica il candidato di estrema destra, Jair Bolsonaro.

Il nuovo Presidente Jair Bolsonaro ha ottenuto nel ballottaggio il 55,29% dei voti dopo una campagna elettorale macchia con il sangue. Sconfitto il candidato Fernando Haddad del Partito dei Lavoratori di Sinistra, fermo al 44,71%.

Il Brasile sceglie l’estrema destra, l’omofobia e il razzismo dopo 13 anni di Governo di Sinistra a guida Lula e una disastrosa gestione del Partito di Maggioranza, il Partito dei Lavoratori di Sinistra (PT).

Lula e il suo Partito sconfitti per la troppa corruzione politica

L’ex Presidente Lula è in carcere con l’accusa di corruzione e il suo Partito dei Lavoratori di Sinistra è considerato dalla popolazione come l’unico responsabile del disastro socio-economico e della dilagante corruzione ai piani alti del Governo. Un disastro che ha sconvolto il Brasile.

L’elezione a Presidente di Jair Bolsonaro rischia di trasformare in un inferno in terra l’esistenza dei cittadini LGBTI. Oltre a una deriva autoritaria.

Le sue dichiarazioni riguardo al mondo LGBTI non lasciano dubbi a riguardo al suo reale pensiero riguardo all’omosessualità.

“Sì, sono omofobico e ne sono molto orgoglioso”.

Nel 2002 dichiarò che avrebbe colpito 2 uomini in strada se li avesse visti baciarsi e nel 2012, affermò che avrebbe preferito un figlio morto che gay.

Dichiarazioni forti e pericolose. Nei suoi 30 anni da deputato si è lasciato andare a numerose dichiarazioni razziste e sessiste nei confronti delle minoranze brasiliane e sulle donne.

Molti appartenenti alla comunità LGBTI brasiliana affermano che durante questa campagna elettorale sono aumentati gli atti di violenza e di minaccia nei loro confronti.

In aumento gli attacchi alla comunità LGBTI

Ecco quanto dichiarato da Beto de Jesus (Fondatore del GayPride di San Paolo): “E’ come se le porte dell’inferno fossero state aperte. Come se la stagione di caccia fosse stata dichiarata”.

Non solo la comunità LGBTI brasiliana ma l’intera comunità internazionale deve restare vigile per garantire e proteggere i diritti civili e umani dei cittadini.

Il nuovo Presidente del Brasile Jair Bolsonaro è un pericolo per la democrazia, per tutte le minoranze etniche e LGBTI.

La resistenza è iniziata!

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