Brasile, l’anti Bolsonaro fa coming out con critiche

La corsa alle presidenziali brasiliane è iniziata con un coming out con qualche ombra da parte dello sfidante del Presidente Jair Bolsonaro

Eduardo Leite (36 anni) attuale Governatore del Rio Grande do Soul, potrebbe scendere in campo e sfidare l’attuale Presidente Bolsonaro per la guida del Brasile e durante un’intervista a TV Globo ha pubblicamente fatto coming out: “Sono gay e ne vado orgoglioso”. Secondo i rumors dovrebbe essere il candidato presidenziale per il PSDB (Partito della Social Democrazia Brasiliana) di centrodestra che propone la cosiddetta ‘Terza Via’ al suo interno frazioni legate al Cristianesimo Democratico e al Liberismo.

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“Con la mia partecipazione alla politica nazionale, in questo dibattito nazionale, ci sono stati attacchi sempre crescenti da parte dei miei rivali. Esco a cena con il mio ragazzo, non mi nascondo da nessuno. Ma c’è sempre stato qualche allusione, battute del presidente, attacchi di altri politici. Questo non è giusto, non è corretto, non è tollerabile”.

(Eduardo Leite)

Inoltre, il possibile sfidante di Bolsonaro ha continuato, dichiarando che il Brasile ha bisogno di persone che si espongano in prima persona, e che lui non si è mai nascosto e al tempo stesso non ha fatto finta di essere etero.

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Tutti a sostenerlo ma qualcuno ha già messo in dubbio la tempistica del coming out come il primo membro del Congresso brasiliano apertamente gay, Jean Wyllys.

“Questo tipo ha avuto molte opportunità per difendere la comunità LGBT e non l’ha fatto. Al contrario … è stato un bolsonarista fino a ieri e probabilmente lo è ancora oggi, perché in nessun momento ha ritrattato il suo sostegno a Bolsonaro. Quindi non celebro questo coming out. Non faccio parte di questa squadra di persone che stanno commemorando questo soggetto che esce allo scoperto come se fosse un grande risultato per la comunità LGBT+ brasiliana”.

Jean Wyllys

Una mossa puramente politica per intercettare l’appoggio e il voto della comunità LGBT+ brasiliana contro Bolsonaro, dichiaramene omofobo?

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