Cagliari, la Corte d’Appello: “Due mamme possono riconoscere i propri figli”

Cagliari, la Corte d’Appello: “Due mamme possono riconoscere i propri figli”

La Corte d’Appello del capoluogo sardo afferma che due mamme possono riconoscere alla nascita i figli nati in Italia tramite fecondazione assistita effettuata all’estero

Una sentenza quella della Corte d’Appello di Cagliari che tutela, finalmente, i figli delle famiglie arcobaleno nati in Italia grazie alla fecondazione assistita (da noi vietata) fatta all’estero. Il caso delle due mamme è stato seguito da Avvocatura per i Diritti LGBTI – Rete Lenford poi passata all’avvocato Daniela Latti, Presidente del Comitato per le Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Cagliari che come riporta L’Unione Sarda si è detta soddisfatta dell’esito.

Sono molto soddisfatta dell’esito di questo giudizio: in caso di decisione diversa da parte della Corte, la mia assistita rischiava di non avere più la responsabilità genitoriale di suo figlio. Ringrazio Avvocatura per i Diritti LGBTI – Rete Lenford per la difesa a suo tempo impostata e risultata vittoriosa in primo grado e perché, grazie ai numerosi webinar formativi organizzati da questa associazione anche nella rete dei Comitati per le pari opportunità, ho acquisito le competenze necessarie per poter affrontare questo giudizio, che si presentava particolarmente irto d’insidie”.

Avvocato Daniela Latti, Presidente del Comitato per le Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Cagliari

Leggi anche >>> DDL Zan finalmente la calendarizzazione in Senato

L’Italia vieta categoricamente alle coppie gay e single di accedere alla pratica della fecondazione assistita per diventare genitori.

L’articolo 5 della Legge 40/2004 relativo alle -Norme in materia di procreazione medicalmente assistita- prevede che: “Fermo restando quanto stabilito dall’articolo 4, comma 1, possono accedere alle tecniche di procreazione medicalmente assistita coppie di maggiorenni di sesso diverso, coniugate o conviventi, in età potenzialmente fertile, entrambi viventi”.

A questo punto le coppie gay sono costrette a recarsi all’estero, in quelle Nazioni in cui la legislazione consente alle coppie dello stesso sesso di diventare genitori.

L’avvocato Vicenzo Miri, Presidente di Avvocatura per i Diritti LGBTI – Rete Lenford, in merito alla sentenza della Corte d’Appello di Cagliari: “Si tratta di una decisione molto importante, pronunciata con una motivazione di rara efficacia e completezza. Dopo la sentenza della Corte costituzionale i giudici hanno riconosciuto che i diritti dei bambini e delle bambine arcobaleno non possono restare senza tutela, aspettando un Parlamento inerte. Come illustriamo in tante occasioni formative e processuali, l’ordinamento già ammette il riconoscimento alla nascita, ma è tempo che il legislatore intervenga, perché i diritti fondamentali non possono tollerare vuoti di tutela così gravi ed essere rimessi a lunghi percorsi giudiziari. Il monito della Corte costituzionale è stato chiaro: non mancheremo di fare la nostra parte”.

Leggi anche >>> Porto Torres (Sardegna) nascono i centri antidiscriminazione LGBT+

Suggerisci una correzione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

A note to our visitors

This website has updated its privacy policy in compliance with changes to European Union data protection law, for all members globally. We’ve also updated our Privacy Policy to give you more information about your rights and responsibilities with respect to your privacy and personal information. Please read this to review the updates about which cookies we use and what information we collect on our site. By continuing to use this site, you are agreeing to our updated privacy policy.