Calcio e gay. Nainggolan: “I calciatori gay non fanno outing, sarebbero finiti”

Calcio e gay. Nainggolan: “I calciatori gay non fanno outing, sarebbero finiti”

Il calciatore belga in forza alla Roma, Radjia Nainggolan in un’intervista rilasciata al programma belga ‘Ger Late Night’ ha dichiarato senza tante ipocrisie che l’omosessualità nel mondo del calcio è ancora un tabù che costringe i tanti calciatori omosessuali a nascondersi dietro la facciata di eterosessuali sciupa-femmine.

I calciatori gay non rivelano di esserlo, si vergognano, in quel caso al giorno d’oggi saresti un uomo finito. In questo mondo, se ci fosse veramente qualcuno gay, non si sentirebbe a proprio agio, perché il calcio è noto per le belle donne“.

Nella storia del calcio internazionale i coming-out sono rari. Il primo calciatore professionista a dichiararsi gay fu Justin Fashanu nel 1990 (Ex attaccante di Manchester City, Notts County e West Ham). Purtroppo  non riuscì a reggere alle pressioni omofobe del mondo esterno e il 3 maggio del 1998, una volta smesso di giocare a calcio, si tolse la vita.

Dopo di lui ci furono altri 4 giocatori di calcio di cui solo uno ancora in attività. David Testo (Ex giocatore); Robbie Rogers (Ex giocatore); Thomas Hitzlsperger (Ex giocatore) e infine Anton Hysèn attuale difensore del Torslanda.

Nessun coming-out da parte di giocatori italiani.