Due modi di vedere l’omosessualità.

Due modi di vedere l’omosessualità. Due modi percepirla che si scontrano ogni volta, quando compaiono notizie di atti di omofobia o sulla conquista dei diritti dei cittadini LGBT. Alle volte gli insulti si sprecano come l’ignoranza su certi aspetti che riguardano l’omosessualità.

Il più delle volte sono proprio i bambini a sorprendere maggiormente le persone quando si tratta di omosessualità, mentre il più delle volte si scopre negli adulti l’ignoranza, la rabbia, l’odio e in particolare l’odio da parte di uomini di fede. Uomini che dovrebbero professare l’accoglienza e l’amore verso gli altri essere umani e invece professano l’odio.

 

Non è un mistero che la maggior parte degli ambienti ecclesiastici siano omofobi ma alle volte la realtà supera anche le più fosche previsioni o pensieri.

Un insegnate decide di trattare l’argomento dell’omosessualità ai suoi piccoli alunni e come esempio decide di presentarli il proprio compagno, dopo aver parlato con i dirigenti della propria scuola del suo progetto e le reazioni da parte dei suoi alunni sono state ottime, come dimostra la seguente letterina scritta da una sua alunna di nove anni:

Caro Mr R,
anche se sei gay, ti tratterò come ho sempre fatto. Continuo a pensare di te quello che ho sempre pensato. Sei un grande maestro e questi sono solo alcune delle parole che ti descrivono: grande, incredibile, fantastico, brillante e coraggioso. Il motivo per cui dico coraggioso è perché condividere un segreto così personale vuol dire essere molto coraggiosi. Non devi avere paura, perché so che tutti in classe sentono quello che sento io. P.S. Siamo tutti orgogliosi di te“.

Lettera

Questa lettera che ha commosso sino alle lacrime l’insegnate, scritta nella classica scrittura infantile, tutta colorata e infilata sotto la porta della classe ma con parole che toccano al cuore e che al tempo stesso dimostrano una maturità inaspettata per una bambina di quell’età. Un vero e proprio gesto di solidarietà nei confronti dell’insegnate che ha voluto trattare un argomento difficile e delicato con bambini così piccoli.

L’insegnate ha presentato loro il compagno, facendo un vero e proprio coming out ecco cosa ha dichiarato il diretto interessato al sito Pink News: “Prima ho chiesto loro se avvertissero la parola ‘gay’ come un insulto. Nessuno di loro ha alzato la mano. Poi ho chiesto se pensassero che le persone omosessuali avessero qualcosa di sbagliato. Di nuovo nessuna mano alzata“. Dopo questo primo confronto e dopo aver discusso con il preside della scuola elementare, l’insegnate decide di fare il secondo passo, forse quello più rischioso ovvero presentare alla sua classe il suo compagno al fine di: “Spiegare che quando la gente usa quella parola stanno parlando di me. La reazione è stata fantastica  c’erano molti mormorii e sguardi dubbiosi, ma dopo un paio di minuti sembrava che lo stupore fosse svanito“.

Stop_Omofobia

Queste frasi invece sono state riprese da un servizio mostrato alla trasmissione Le Iene:

“E’ una malattia, non è naturale. Come uno può nascere con un difetto fisico. Come uno può avere un cancro”.

“I gay sono contro la legge del Signore. Sono anormali. L’omosessualità è una malattia vera e propria e grave e ci vuole soltanto un medico”.

“Tra di loro si comunicano malattie grosse e profanano la persona umana”.

“Certo è una malattia ed è moralmente sbagliato e non fa bene alla persona che la vive”.

Queste frasi omofobe impregnate di odio verso le persone LGBT sono state dette da diversi adulti. Adulti particolari. Adulti che hanno scelto di donare la propria esistenza a Dio, amare il prossimo come se stessi, accogliere e aiutare le persone in quanto figli di Dio (secondo il credo cristiano) e invece odiano e al tempo stesso incitano alla discriminazione in base all’orientamento sessuale!

Due modi di vedere l’omosessualità.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

A note to our visitors

This website has updated its privacy policy in compliance with changes to European Union data protection law, for all members globally. We’ve also updated our Privacy Policy to give you more information about your rights and responsibilities with respect to your privacy and personal information. Please read this to review the updates about which cookies we use and what information we collect on our site. By continuing to use this site, you are agreeing to our updated privacy policy.