Francia e omofobia. Il caso Henique.

La Francia si risveglia omofoba “grazie” alla denuncia della nuotatrice della nazionale francese Melanie Henique, 22 anni rimasta vittima di un’aggressione a matrice omofoba, avvenuta 8 giorni fa ad Amiens, all’uscita di un locale.

Melanie Henique (Bronzo nei 50 metri farfalla al mondiale di Shanghai 2011) non ha mai fatto mistero di essere lesbica, subendo nel passato insulti anche violenti contro la sua persona, ma mai aveva subito un’aggressione da parte di omofobi.

Melanie Henique
Melanie Henique

A causa dell’aggressione ha riportato una frattura al setto nasale, sistemata chirurgicamente ed è stata proprio lei a raccontare la tragica aggressione ai suoi danni: “Ero con due amiche venerdì sera (Avvenuta il 26 giugno) e uscivamo da un ristorante. Ci guardavano quattro ragazzi, ci hanno chiesto sigarette, ma ho capito che non volevano solo quello. Abbiamo preso a camminare quando hanno cominciato a insultarci, è stato tutto molto rapido. Uno dei ragazzi ci ha bloccato il passo. Non l’ho visto arrivare e mi ha colpito, non so cosa sia accaduto dopo. Ho visto le mie amiche a terra e dopo siamo andate al pronto soccorso”.No_omofobia

La nuotatrice francese è emotivamente provata dall’aggressione subita: “C’è molto odio, l’omofobia è un problema in Francia. Psicologicamente sono sotto shock. Non mi sarei mai aspettata una cosa così”.

Melanie Henique era stata selezionata dalla Federazione Nuoto Francese per rappresentare la Francia al Mondiale Kazan 2015 in Russia (Speranza della Francia di riuscire a portare una medaglia a casa) e a causa dell’aggressione è stata costretta a interrompere la preparazione atletica per 10 giorni.

Nel caso parteciperà al Mondiale Kazan 2015 con una mascherina, intanto, le è stata affiancato un coach mentale per superare lo shock dell’aggressione.

Secondo quanto ha riportato il quotidiano francese “Le Figaro” nella sua edizione online Melanie Henique: “’Ora sono sotto choc, ma ho voluto raccontare quel che mi è accaduto per tutte quelle persone che subiscono episodi del genere e non hanno il coraggio di denunciare”.

Fonte: Google News; Corriere della Sera; Verosimilmente Vero Blog.

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