Grindr bandita in Cina

Grindr bandita in Cina

Pechino continua la sua lotta per la moralizzazione della popolazione cinese

Grindr – la app più famosa per incontri gay – è scomparsa da diversi app store in Cina dove il Governo ha rafforzato il controllo su internet, eliminando comportamenti online ritenuti lesivi alla popolazione.

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Da circa un mese l’autorità informatica sta conducendo una vera e propria guerra per eliminare tutti i contenuti illegali e sensibili per il periodo del Capodanno lunare e per le Olimpiadi Invernali che si svolgeranno in Cina a febbraio.

Anche se l’omosessualità è stata depenalizzata nel 1997, il matrimonio tra persone dello stesso sesso è ancora vietato e al tempo stesso tutto quello che riguarda la comunità LGBTQ resta un tabù. E come riporta The Guardian la stessa comunità LGBTQ è messa sotto pressione dal Governo di Pechino con la censura web e le rappresentazioni di storie d’amore gay vietate nei film.

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Secondo l’Apple, gli sviluppatori di Grindr avrebbero già rimosso l’App Store cinese mentre i loro diretti concorrenti locali – esempio Blued – sono ancora disponibili per il download.

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