Il Brasile non si ferma: “Alcuni moriranno, è la vita”. Il Presidente del Brasile Jair Bolsonaro continua imperterrito a non bloccare il Paese per fronteggiare l’emergenza da coronavirus. Emergenza globale che sta causando migliaia e migliaia di decessi.
“Alcuni moriranno, è certo. Mi dispiace ma è la vita. Però non si chiude una fabbrica di automobili perché ci sono morti negli incidenti stradali”.
Jair Bolsonaro Presidente del Brasile
Stessa strategia inizialmente utilizzata da due suoi colleghi: Boris Johnson (Premier del Regno Unito) e Donald Trump (Presidente degli Stati Uniti d’America).
Strategia subito abbandonata per il blocco totale dopo l’aumento dei contagi e dei decessi nei rispettivi Paesi.
Il Presidente brasiliano mette anche in dubbio i dati dei contagi e dei decessi registrati dalle autorità a San Paolo (Epicentro dell’epidemia in Brasile).
La cura del Presidente Bolsonaro contro il coronavirus? “Il Lavoro. Chi può lavorare ci vada, non può nascondersi a casa in quarantena per chissà quanti giorni”.
Il Governatore delle Stato di San Paolo, Joao Doria è stato oggetto di attacchi da parte del Presidente per le misure di quarantena che ha imposto per contenere il coronavirus.
Accuse respinte al mittente: “Forse sbaglia la metà del mondo che sta rinchiusa in casa, e ha ragione solo lui. Dobbiamo arrivare a 5mila morti per capire che spingere la gente ad uscire di casa è un errore?”.
Alla fine il Brasile ha due problemi: il coronavirus e il Presidente Bolsonaro.