Il Leeds United denuncia i tifosi omofobi

Il Leeds United denuncia i tifosi omofobi

Durante la partita di calcio tra il Leeds United e il Crystal Palace, alcuni tifosi hanno rivolto insulti omofobi a Conor Gallagher

I cori omofobi sono avvenuti il 30 novembre scorso durante la partita tra le squadre di calcio inglese del Leeds United e del Crystal Palace inoltre quella partita faceva parte della campagna per combattere l’omofobia e incoraggiare l’inclusione delle persone LGBT+ nello sport ‘Rainbow Laces della Premier League con Stonewall’.

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Il calciatore Conor Gallagher, vittima dei cori omofobi è in prestito al Club del Crystal Palace dal Chelsea. Sceso in campo nel primo tempo, è stato vittima del canto omofobo ‘Chelsea rent boy’, gesto ovviamente condannato dalla dirigenza del Leeds Unitend attraverso una nota ufficiale.

‹‹ Ancora una volta i tifosi si sono messi dietro la squadra e hanno giocato un ruolo enorme nello spingere i giocatori a ottenere la vittoria finale›› recita il comunicato poi ‹‹ Tuttavia, siamo consapevoli di un canto omofobico diretto a un giocatore del Crystal Palace e vogliamo essere molto chiari che tutto questo è inaccettabile››.

Inoltre, il Club inglese ha dichiarato una stretta collaborazione con il suo gruppo LGBT+ ‘Marching Out Together’ con lo scopo principale di “sradicare l’omofobia e qualsiasi altra forma di discriminazione dal nostro club di calcio”.

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La canzone in questione parla di un ‘rent boy’ un giovane prostituto, generalmente di classe sociale inferiore che non si fa pagare molto per i suoi servizi e si tratta di un vecchio termine gergale, riemerso nella cultura popolare inglese nel 1969. E fin dal suo utilizzo era legato alla zona del West End londinese che include proprio Chelsea.

Durante gli anni ’60 e ’70, molti giovani si recavano da ogni parte dell’Inghilterra in cerca di fortuna ma una volta a Londra, non riuscivano a guadagnare abbastanza per pagare le varie spese e alla fine, l’unica soluzione era di vendere il proprio corpo. E in quel periodo la zona più nota era Earls Court a Chelsea con i suoi bar e locali gay.

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