Il Movimento 5 Stelle e le unioni civili gay.

Il Movimento 5 Stelle e le unioni civili gay. Il popolo web ha detto la sua!

Dopo il PD e la ‘straordinaria apertura’ di Silvio Berlusconi, anche il Movimento 5 Stelle si è dichiarato a favore delle unioni civili gay.

Il popolo (certificato) del Movimento 5 Stelle si è espresso per il sì alle unioni civili fra persone dello stesso sesso. La votazione si è svolta come sempre attraverso la rete e ben 25.268 iscritti al Movimento 5 Stelle certificati hanno votato alla consultazione on line dove si chiedeva: “Sei favorevole all’introduzione nel nostro ordinamento giuridico delle unioni civili fra persone dello stesso sesso?”. I risultati sono stati un plebiscito, infatti, 21.360 iscritti hanno votato SI mentre 3.908 hanno votato contro la proposta delle unioni civili fra persone dello stesso sesso.

Il capogruppo al Senato del Movimento 5 Stelle, Alberto Airola, ha commentato sul Blog di Beppe Grillo che: “Ora si apre la strada per un percorso legislativo che porti al riconoscimento di diritti da tempo presenti in Europa e di cui l’Italia, paurosamente in ritardo aveva bisogno (…). Ora ci auguriamo che le divisioni interne alla maggioranza, e allo stesso PD, non rallentino l’Iter Legislativo di questo disegno di legge parlamentare”.

Lasciamo stare le polemiche scaturite dal cambiamento del quesito in fase di votazione, infatti, il testo originale del quesito parlava anche di esclusione della possibilità di adottare figli estranei alla coppia.

Ecco il testo originale del quesito: “Sei favorevole all’introduzione del nostro ordinamento giuridico delle unioni civili tra persone dello stesso sesso (diritti e doveri della coppia equiparati al matrimonio ma con esclusione della possibilità di adottare figli estranei alla coppia)?”. A far saltare l’incongruenza è stato il Deputato del Movimento 5 Stelle Cristian Iannuzzi, postando sulla sua pagina Facebook la foto del sondaggio (N.d.A. Schermata visibile solo agli iscritti) dove si vedeva chiaramente la parte mancante del quesito relativo alle adozioni gay. Sempre lo stesso Deputato Iannuzzi conclude il post con un Post Scriptum molto polemico: “Curioso che la società esterna che certifica i voti abbia permesso di cambiare il quesito, a votazione in corso, eliminando la parte che parlava delle adozioni”.

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Quindi si potrebbe dedurre che il Movimento 5 Stelle è a favore delle unioni civili omosessuali ma non delle adozioni esterne da parte delle stesse e quindi si dovrebbe trovare nella stessa linea di pensiero del PD e di Forza Italia. Il modello di legge per le unioni civili gay a cui si ispirano sia il PD, sia Forza Italia e forse anche il Movimento 5 Stelle è il modello tedesco ovvero l’istituto giuridico della convivenza registrata (Eingetragene Lebenspartnerschaft) introdotto il 16 febbraio del 2001 con la Legge Gesetz über die Eingetragene Lebenspartnerschaft, entrata in vigore dal 1° agosto successivo. Questo tipo di unione è solo per persone dello stesso sesso e non equipara a tutti gli effetti la convivenza al matrimonio civile anche se applica ai conviventi disposizioni analoghe che disciplinano il matrimonio attraverso il codice civile tedesco.

Le due persone che vogliono dare vita ad una convivenza registrata, devono dichiarare reciprocamente davanti all’autorità competente di voler realmente di voler iniziare una vita a due.

A questo punto i nuovi conviventi hanno la possibilità di scegliere un cognome comune e hanno l’obbligo di assistenza e sostegno reciproco anche in caso di separazione e assicura il pieno riconoscimento sia dal punto di vista contributivo che assistenziale, infatti, ciascun convivente ha diritto ad essere inserito e a beneficiare dell’assicurazione sulla malattia del rispettivo compagno o compagna.

Non dimentichiamo che anche in materia di cittadinanza l’ Eingetragene Lebenspartnerschaft assicura la procedura agevolata per la naturalizzazione e il diritto al ricongiungimento come nel matrimonio ‘tradizionale’.

Naturalmente anche per quanto riguarda la parte dei diritti di successione sono uguali a quelli de matrimonio ‘tradizionale’ come la pensione di reversibilità, il permesso di immigrazione per il convivente straniero (extra europeo), la reversibilità dell’affitto ed anche l’obbligo di soddisfare tutti i debiti contratti dalla coppia ma non consente l’adozione congiunta di minori però si ha la possibilità di adottare i figli naturali e adottivi dei rispettivi partner.

Oltre alle unioni civili abbiamo anche i matrimoni gay e i famosi Pacs.

Adesso che anche i tre maggiori Partiti del Paese sono d’accordo sul fatto che anche l’Italia ha il dovere di legiferare sulle unioni civili gay si potrebbe ben sperare, purtroppo però il più delle volte i politici italiani parlano per slogan e mai per fatti concreti.

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