La teoria Gender esiste e distruggerà la famiglia tradizionale trascinando la società in un baratro oscuro e per questa ragione, alcuni uomini e donne si sono messi a capo di un esercito di cittadini preoccupati dell’avanzata del totalitarismo dell’ideologia gender nel mondo.
Le Sentinelle in Piedi, il Family Day, la Chiesa e la succursale italiana dell’organizzazione francese Manif pour Tous, politici di estrazione cattolica, di destra e di estrema destra e semplici cittadini, tutti uniti per fermare e distruggere l’ideologia gender.
Il guanto di sfida è stato lanciato dall’ormai noto Mario Adinolfi: “Pronti a scendere di nuovo in piazza per combattere le unioni civili, finora il Family Day è riuscito a influenzare la politica. Tra l’altro i figli degli omosessuali italiani sono solo 200 e non 200mila” questo quanto ha annunciato al convegno “Generazione Famiglia” che si è svolto a Roma presso il Teatro Adriano, promosso dal gruppo Manif Pour Tous Italia.
Un convegno organizzato per combattere “Contro il totalitarismo dell’ideologia gender”.
Gli organizzatori del convegno “Generazione Famiglia” hanno l’obiettivo di dare vita al “Più importante piano europeo anti gender che sia mai stato realizzato”, un obiettivo condiviso dalla stessa fondatrice di La Manif Pour Tous che si oppone alle nozze gay, Ludovine La Rochere, presente al convegno romano.
La prima protesta del movimento sarà lo “Sciopero dei Bambini” e si terrà il 4 dicembre prossimo, e consisterà nel tenere i figli a casa da scuola da parte dei genitori cosiddetti anti gender per dire “NO” al piano di educazione all’affettività e contro l’omofobia nelle scuole pubbliche che secondo loro ha lo scopo di uniformare i maschi e le femmine.
Anche se per gli specialisti medici la teoria gender non esiste, per loro è un pericolo reale da combatterla senza sosta e al tempo stesso per evitare l’introduzione della teoria gender nelle scuole pubbliche italiane. Tra queste persone troviamo i politici Lucio Malan (FI), Eugenia Roccella (AP) e l’ex parlamentare europeo Luca Volontè ma tra queste file troviamo anche il giornalista Marcello Veneziani, il banchiere Ettore Gotti Tedeschi e anche Diego Fusaro, filoso marxista che dal palco della manifestazione ha dichiarato che: “L’ideologia gender è frutto del pensiero unico capitalista che vuole uniformare destra e sinistra, famiglie eterosessuali e omosessuali, quando la famiglia invece presuppone che ci sia la procreazione e chiaramente le coppie omosessuali non possono generare”.
Il nocciolo della battaglia contro la teoria gender è l’utero in affitto, ecco quanto dichiarato da Eugenia Roccella (AP): “Per noi è la madre di tutte le battaglie, faccio parte della maggioranza di governo ma io e Giovanardi abbiamo detto che non daremo più la fiducia all’esecutivo” ma è “meno ottimista di Adinolfi” per quanto riguarda l’eventuale approvazione delle unioni civili in Italia: “Se togliamo l’art. 5 dal ddl Cirinna’ la legge potrebbe risultare discriminatoria nei confronti degli omosessuali qualora qualcuno facesse ricorso alla Corte europea per i diritti umani”.
E una delle anime del Family Day la giornalista Rai, Costanza Miriano racconta la sua esperienza di madre di 4 bambini (2 maschie e 2 femmine) a sostegno della famiglia tradizionale e delle figure della madre e del padre: “Le mie figlie volevano le bambole e non i giochi dei fratelli. E se hanno bisogno di risolvere un problema pratico vanno dal papà perché il ruolo dell’uomo è quello di andare nel mondo, mentre se devono sfogare malumori vengono da me perché le donne accolgono”.
Tutti contro un pericolo inesistente e contro la libertà di amare delle persone, cittadini italiani come loro.
Fonte: Google News; Huffington Post Italia.