Myanmar a processo 2 cittadini gay

Myanmar a processo 2 cittadini gay

Recentemente Carlo d’Inghilterra ha pubblicamente dichiarato che il periodo del colonialismo britannico è stato una delle pagine più drammatiche e buie della storia del Regno Unito.

Una pagina che non bisogna cancellare. E non ha tutti i torti.

Legge anti-gay nelle ex Colonie britanniche

In alcune ex Colonie britanniche (In particolare quelle dell’Asia) è in vigore una Legge anti-gay. Come nello Stato del Myanmar (Ex Birmania) dove l’articolo 337 del Codice Penale criminalizza il ‘rapporto carnale contro l’ordine della natura’ ovvero i rapporti sessuali gay.

Una Legge introdotta nel 1860 dalle autorità britanniche, ancora valida con pene carcerarie fino a 10 anni.

Myanmar a processo 2 cittadini gay

Recentemente come riportato da Gay Stars News la notizia dell’arresto di 2 cittadini apertamente gay per aver violato l’articolo 337 del Codice Penale.

La comunità LGBT si è detta preoccupata di questi recenti arresti, perché la Legge non era stata applicata di recente.

L’articolo 337 utilizzato per ricattare la comunità LGBT

Nel passato, la polizia utilizzava la minaccia dell’applicazione della Legge per ricattare la comunità LGBT. I 2 arrestati sono rispettivamente un proprietario di un ristorante e un truccatore, entrambi gay dichiarati.

Il primo è  accusato di violenza sessuale da un suo dipendente mentre il secondo di aver avuto rapporti sessuali con un minorenne.

Accuse infondate. Le autorità del Myanmar non hanno concesso la libertà su cauzione.

Niente libertà su cauzione

Entrambi gli arrestati dovranno restare in carcere fino alla fine del processo che terminerà con una loro condanna. Purtroppo l’assoluzione è impossibile.

Oltre al Myanmar, anche la Malesia e Singapore hanno nel loro ordinamento giuridico una Legge anti-gay.

Un triste retaggio del periodo coloniale britannico, utilizzato nel XXI Secolo per reprimere la comunità LGBT di queste Nazioni. Una violenza che deve essere fermata ad ogni costo dalla Comunità Internazionale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

A note to our visitors

This website has updated its privacy policy in compliance with changes to European Union data protection law, for all members globally. We’ve also updated our Privacy Policy to give you more information about your rights and responsibilities with respect to your privacy and personal information. Please read this to review the updates about which cookies we use and what information we collect on our site. By continuing to use this site, you are agreeing to our updated privacy policy.