Omofobia a Napoli. Cacciato da casa dal fratello perché gay

Omofobia a Napoli. Cacciato da casa dal fratello perché gay

Ennesimo atto di omofobia all’interno della famiglia italiana. Cacciato da casa dal fratello perché gay. A Monte di Procida (Napoli), Sergio un 40 enne cacciato dalla propria abitazione dal suo stesso fratello, dopo il rientro da un ricovero in ospedale.

Il drammatico episodio di omofobia famigliare è accaduto il 2 ottobre scorso, quando il fratello di Sergio gli ha impedito di accedere all’interno della loro abitazione e non contento ha buttato abiti e oggetti personali dal secondo piano.

Da quel giorno Sergio è  costretto a vivere in un sottoscala in condizioni igieniche inumani. Secondo la denuncia del Comitato Arcigay Antinoo di Napoli, Sergio utilizzava un bidone per le funzioni fisiologiche e una fontana pubblica per lavarsi.

Inoltre ha subito diverse aggressioni da parte dei topi presenti nel sottoscala.

Sergio è invalido civile al 100% e vive in totale indigenza. Il caso di Sergio è stato portato davanti al Sindaco e ai Servizi Sociali del Comune di Monte di Procida che si sono subito attivate. Adesso il 40 enne è ricoverato presso l’ospedale per un’emorragia causata dai morsi dei topi, e speriamo in una sua rapida guarigione e soluzione da parte dell’amministrazione comunale.

E poi affermano che l’Italia non ha bisogno di una Legge contro l’omofobia!

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(Fonte foto: GayNews)

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