Oramai in Italia più nessuno può sentirsi al sicuro, neppure all’interno della propria abitazione. Il clima di intolleranza che si respira nel nostro Paese è sempre più forte e nauseabondo.
L’odio e l’integralismo religioso e politico generano mostri. Mostri reali in grado di distruggere la vita delle vittime designate. Persone ‘colpevoli’ di non essere ‘normali’. Persone che non rientrano nella loro visione del mondo e della loro società.
Società fondata sull’estremismo religioso cristiano (E musulmano in altre zone del mondo) dove le famiglie devono essere composte esclusivamente da uomo, donna e prole. Dove i diritti sono garantiti solo ed esclusivamente a persone eterosessuali, di fede cattolica o cristiana con la cittadinanza italiana dalla nascita e possibilmente di destra. Mentre per tutti gli altri, nessun diritto e atti di repressione per distruggerli.
Durante il regime Nazista, le persone ritenute inferiori e non idonee al Terzo Reich erano marchiate (Gli ebrei con la stella di David gialla e gli omosessuali con un triangolo rosa) per poi essere mandati nei campi di sterminio, mentre in Italia durante il Ventennio i negozi e le abitazioni degli ebrei erano marchiati.
Pratica quella del marchio di infamia, utilizzato ancora oggi.
L’ultimo caso del marchio di infamia è accaduto a Bologna ai danni di un giovane di 21 anni. Come riporta Gayburg, durante la notte degli ignoti hanno marchiato con la scritta ‘Gay’ la porta e le finestre dell’abitazione di Pierfrancesco.
Atto vile compiuto da persone che accettano solo ed esclusivamente la loro visione della società. Una società fondata sull’odio, sull’integralismo religioso e politico e sul razzismo.