Paolo Brosio contro il Governo: Dio e non la scienza contro il coronavirus. L’ex inviato del TG4 ai tempi di Mani Pulite al sito dell’Adnkronos ha attaccato il Governo Conte Bis sulla gestione dell’emergenza da coronavirus in Italia.
Secondo il giornalista: “Il Governo guidato dal Movimento 5 stelle non è interessato ai valori cristiani. E’ proprio in questo momento difficile che bisogna chiedere aiuto a Dio. Non puoi affidarti solo alla scienza perché non è Dio, altrimenti avremmo risolto tutto con la bacchetta magica”.
Seguendo il suo discorso, il Premier Conte avrebbe dovuto affidarsi a Dio per sconfiggere il coronavirus, quindi invece della quarantena, più processioni con crocifissi o altre statue religiose per le vie di ogni città. Messe non stop in chiese strapiene di fedeli e altri che si flagellano pubblicamente per espiare i loro peccati e chiedere la salvezza.
In parole povere le chiese dovrebbero restare aperte per quei fedeli che desiderano pregare per la loro salvezza e per chiedere a Dio di sconfiggere il coronavirus. Ovviamente rispettando tutte le dovute misure di sicurezza imposte dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Stesso discorso fatto qualche giorno fa dal Segretario Nazionale della Lega Matteo Salvini che ha invocato l’apertura dei luoghi di culto (Cattolici) per le celebrazioni dei riti pasquali. Ipotesi bocciata non solo dall’esecutivo ma anche dalle alte gerarchie vaticane, oltre che dai suoi alleati del centrodestra come Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi.
E pensare che tutti i maggiori santuari religiosi al mondo compresi Lourdes e Medjugorje sono chiusi per evitare il propagarsi del virus.
Ma Paolo Brosio è sicuro: “Bisogna tornare a Dio e anche di corsa perché quello che sta avvenendo è un segnale ben preciso”.
Che il coronavirus sia una punizione divina contro gli esseri umani per essersi allontanati dalla fede? Niente di nuovo sotto il sole dell’integralismo religioso.
RISCATTI by A.J.Reed
Trama:Amore e Odio. Vita e Morte. Omosessualità e Omofobia. Queste le parole chiavi del romanzo di “RISCATTI”. Stati Uniti d’America. Il fanatismo razziale di un’associazione statunitense sconvolgerà le vite di un gruppo di amici portandoli a confrontarsi con il loro lato oscuro. Un fanatismo che condurrà un padre a desiderare la morte del suo stesso figlio, ritenuto “contro natura”. L’amore di due giovani ragazzi, spezzato dall’omofobia, riuscirà nella sua tragedia a riscattare uno dei loro aguzzini.