Parigi e quel bacio vietato

La prima eclissi di Sole del nuovo anno. Tutti con il naso all’insù per ammirare il “bacio” cosmico tra la Luna e il Sole. Un gesto affascinante e romantico. Un bacio dato a Parigi, capitale dell’amore con lo sfondo della Torre Eiffel o passeggiando a Parc des Buttes Chaumont, un incantevole parco cittadino o nel quartiere di Montmartre oppure alla stazione dei treni. Un bacio d’addio alla persona amata in partenza. Purtroppo il bacio di Mirjam alla sua compagna in partenza da Parigi, dopo un romantico week end ha fatto storcere la bocca a un capotreno che non ha perso tempo per ammonirle e umiliarle. Umiliarle per un gesto d’amore e privo di qualunque malizia o oscenità. Un capotreno assistendo al bacio tra Mirjam e la sua compagna le ha gridato contro affermando che quel gesto non poteva essere ‘tollerato’ perché coppia gay e non eterosessuale. Sicuramente la maggioranza dei lettori dopo aver letto questa notizia avrà subito pensato a un episodio di omofobia nei confronti della coppia e se non fosse come appare? Potrebbe essere che quella determinata compagnia ferroviaria vieti i saluti con bacio alla ‘francese’ per le coppie dello stesso sesso e quindi quel capotreno stava facendo solo il suo lavoro facendo rispettare quella norma. Neppure in una puntata della famosa serie statunitense di fantascienza “Ai confini della realtà” potrebbe essere reale.

Kiss

Purtroppo la realtà è che ci troviamo davanti all’ennesimo attacco omofobo nei confronti di una coppia lesbica. Mirjam ha voluto raccontare la loro disavventura a sfondo omofobo attraverso il sito All Out, ecco il suo racconto di quella giornata: “Immaginate di aver trascorso un fine settimana con il vostro partner a Parigi”. Lei vi dice addio sulla piattaforma del treno con un abbraccio e un bacio. Passerà un po’ di tempo prima che possiate rivedervi di nuovo. Poi a un tratto un capotreno arrabbiato inizia ad avvicinarsi a grandi passi verso di voi, vi dice di smetterla, che ‘non può essere tollerato’. Umiliante. Di certo ha rovinato il nostro au revoir”.

Curiosamente la compagnia ferroviaria, proprietaria del treno dello ‘scandalosobacio tra Mirjam e la sua compagna aveva utilizzato per le sue campagne pubblicitarie coppie dello stesso sesso tra cui una coppia lesbica e così la stessa Mirjam ha voluto lanciare un appello per spingere l’azienda a trasformare quei messaggi di marketing in realtà e non lasciarli scritti sui manifesti.

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L’episodio non è passato inosservato, grazie alle tante segnalazioni da parte degli attivisti per i diritti civili e così la compagnia ferroviaria francese, la Thalys International è corsa ai ripari, sospendendo il capotreno reo dell’aggressione omofoba nei confronti della coppia e scusandosi per quanto avvenuto e al tempo stesso assicurando che quanto prima saranno organizzati dei corsi di formazione riguardanti la discriminazione per il personale addetto.

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Il portavoce della compagnia ferroviaria Thalys International ha rilasciato la seguente dichiarazione in merito alla disavventura di Mirjam e della sua compagna: “ Nessuna parola o gesto omofobico è tollerato da Thalys. Questo incidente ci colpisce profondamente e da oggi lo utilizzeremo come testimonianza per rendere i nostri agenti più consapevoli“.

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