Alla fine il Consiglio Regionale della Lombardia ha chiuso in maniera definitiva il rubinetto dei fondi pubblici allo ‘Sportello Antigender’.
Aperto qualche tempo fa in pompa magna con contorno di polemica e voluto fortemente da Roberto Maroni (Lega Nord) e Cristina Cappellini non ha avuto il successo sperato dai suoi promotori. Al contrario ha fatto spendere soldi pubblici dell’intera comunità.
Soldi pubblici che sarebbero potuti essere destinati a servizi reali per il bisogno reale dei cittadini e che invece sono stati buttati dalla finestra per l’apertura dello ‘Sportello Antigender’ contro la fantomatica avanzata della ‘Teoria Gender’. Senza dimenticare che lo ‘Sportello Antigender’ era gestito da un’associazione ultra-cattolica.
Anche se il Consiglio Regionale della Lombardia ha eliminato i fondi pubblici per il finanziamento dello ‘Sportello Antigender’ a Prevalle, come riporta Gayburg resiste ancora e per il momento non chiuderà.
Lo ‘Sportello Antigender’ di Prevalle fu voluto fortemente dalla Lega Nord e dai gruppi omofobi, fu inaugurato da Gianfranco Amato ed è gestito da una fedelissima di Mario Adinolfi.
Piccola nota a margine: La candidatura al prestigioso premio, l’Ambrogino d’Oro di Povia (Noto più le sue dichiarazioni omofobe e contro gli immigrati per le sue canzoni) proposta dalla Lega Nord è stata respinta.
Diciamo 2 piccole vittorie, adesso stiamo aspettando la terza con la chiusura dello ‘Sportello Antigender’ di Prevalle.