Russia gelato ‘Arcobaleno’ accusato di ‘propaganda gay’

Russia gelato ‘Arcobaleno’ accusato di ‘propaganda gay’

Russia gelato ‘Arcobaleno’ accusato di ‘propaganda gay’. Nella Russia putiniana anche i gelati possono essere accusati di propagandare i valori omossessuali come accaduto recentemente.

Sotto accusa è finito un gelato chiamato ‘Rainbow’ (Arcobaleno) che richiama alla bandiera simbolo della comunità internazionale LGBT+.

La denuncia è stata fatta da Ekaterina Lakhova, membro del Consiglio Generale di Russia Unita (Partito di maggioranza e del Presidente Putin) che ha accusato l’azienda produttrice, la Chistaya Liniya di “voler avvicinare i giovani alla bandiera simbolo della comunità LGBT+”. Mentre in una seconda intervista aveva paragonato la bandiera LGBT+ a quella del regime Nazista.

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Anche il Presidente della Russia Vladimir Putin è sceso in campo affermando che “se ci sono ragioni per credere che questa sia propaganda per valori non tradizionali, allora dovrà essere gestita, ma non in modo aggressivo”.

L’azienda produttrice del gelato finito sotto accusa ha da subito negato qualsiasi legame tra il suo prodotto e la comunità LGBT+, dichiarandosi da sempre in linea con il pensiero omofobo della Russia putiniana.

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La legge contro la propaganda omosessuale è del 2013 e prevede multe fino a 500mila rubli (6.172,00 euro) per chi ‘commette’ il reato di rappresentare positivamente tutto quello che riguarda il mondo LGBT+.

Recentemente circa il 73% dei russi ha votato a favore della nuova costituzione della Federazione di Russia che oltre a permettere al Presidente Putin di governare fino al 2036 anche il divieto costituzionale del matrimonio tra persone dello stesso sesso.

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