Russia nessuna prova sulle epurazioni gay in Cecenia

Russia nessuna prova sulle epurazioni gay in Cecenia

Il caso delle epurazioni dei cittadini LGBT in Cecenia (Sequestri, torture e omicidi da parte delle autorità locali) fu portato alla luce dal quotidiano russo Novaye Gazeta circa 1 anno fa e a distanza di tempo, la Russia (La Cecenia fa parte della Federazione Russa) ha fatto sapere che non esistono prove su quanto accaduto. Ecco cosa riporta Pink News.

Le dichiarazioni del Ministro della Giustizia russo Alexander Konovalov lasciano un senso di impotenza e omertà, oltre che rabbia. Parlando davanti a un gruppo di lavoro del Consiglio delle Nazioni Unite per i Diritti Umani ha dichiarato che: “L’Inchiesta ha dimostrato che non ci sono stati incidenti del genere” ma quello che fa più rabbrividire e che sempre secondo Konovalov le autorità russe non hanno trovato nessun rappresentate LGBT ceceno.

Il leader ceceno, Ramzan Kadyrov, ha respinto le accuse, affermando che non c’erano omosessuali nella Repubblica russa meridionale mentre il suo portavoce all’Interfax è andato oltre affermando che: “Anche se tali persone esistessero in Cecenia, le nostre forze dell’ordine non avrebbero bisogno di preoccuparsi di loro, perché i loro stessi parenti li avrebbero semplicemente mandati in un posto dal quale non sarebbero mai tornati”.