Ungheria Dittatura al coronavirus

Ungheria Dittatura al coronavirus

Ungheria Dittatura al coronavirus. In piena crisi da coronavirus il Parlamento ungherese consegna il Paese nelle mani del discusso Primo Ministro Vicktor Orbán.

A questo punto, il Primo Ministro Orbán potrà governare il Paese a colpi di decreti, decidere di chiudere il Parlamento, bloccare eventuali elezioni politiche e anche modificare o bloccare Leggi esistenti. Pieni poteri a tempo illimitato con lo scopo di contrastare l’epidemia da coronavirus oppure la Democrazia?

Una domanda che in molti si sono posti vista anche l’ambiguità del personaggio politico ungherese.

Questa particolare Legge è stata approvata con 138 voti a favore e solo 53 contro. A favore si sono espressi alcuni membri dell’estrema destra e l’intero Partito del Premier, il Fidesz (Partito conservatore, populista e cristiano democratico).

Le opposizioni hanno da subito denunciato il ‘Golpe Parlamentare’ come Berthalan Toht (Leader dei Socialisti Ungheresi) che afferma: “Oggi inizia la dittatura senza maschera di Orbán”. Non solo i Socialisti. Al coro di no contro i pieni poteri si è aggiunto il Partito Nazionalista che parla di ‘Colpo di Stato’.

La notizia è stata ripresa dalla stampa internazionale, compresa l’Italia, dove si registrano due fronti di opinione. Uno contro Orbán in prima linea il Partito Democratico che chiede l’intervento dell’Unione Europea su quanto accaduto in Ungheria. Il fronte pro- Orbán è formato da Fratelli d’Italia e dalla Lega, dove un raggiante Matteo Salvini fa i complimenti al suo collega ungherese.

L’emergenza coronavirus in Ungheria giustifica la svolta autoritaria da parte del Primo Ministro Vicktor Orbán?

Non proprio. I dati aggiornati al 31 marzo parlano di un totale di 492 casi registrati di cui 16 decessi e 37 ricoveri, anche se si parla di numeri inferiori alla realtà. Ma non può essere usata come scusa per instaurare una dittatura in Ungheria. Nazione membro dell’Unione Europea.

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