Usa. Operativo il divieto per i trans nell’esercito

Negli Stati Uniti d’America dell’Era Trump diventa operativo il bando dei cittadini trans nell’esercito statunitense. Dal 12 aprile scorso le persone apertamente trans non potranno arruolarsi nelle forze armate.

Una decisione che è stata condannata dall’opinione pubblica, dalle associazioni per la difesa dei diritti civili LGBT, da politici e da personaggi pubblici. Proteste che non hanno fatto cambiare idea a Donald Trump.

In molti ritengono che questa decisione discriminatoria nei confronti dei trans, riporti le forze armate statunitensi indietro di anni e più precisamente quando era in vigore la contestata formula ‘Don’t ask, don’t tell’ (Non chiedere, non dire).

Norma abolita nel 2011 dall’Amministrazione Obama.

Una regola non scritta utilizzata per bandire ufficialmente le persone LGBT dal servizio militare statunitense.

Anche se consentiva al personale gay di restare in servizio attivo purché non dichiarasse il proprio orientamento sessuale.

La motivazione per l’approvazione del divieto dei trans nell’esercito da parte del Presidente Trump: l’eccessiva spesa militare per le cure mediche.

Motivazione priva di ogni fondamento, visto che le spese per l’acquisto del Viagra è cinque volte superiore dei costi sanitari per i soldati trans.

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