La salma di Padre Pio è giunta a Roma e nel web si è scatenata la bufera per dei presunti biscotti di “Padre Pio”.
I presunti biscotti di Padre Pio sono a forma di mano bucati con ripieni di confettura e bucati al centro e sono opera di una giovane ragazza inglese (Girl Foodie) che ha pubblicato la ricetta attraverso il suo blog di cucina nel 2010 per la Pasqua.
Ovviamente il web si è diviso tra chi si è indignato gridando alla blasfemia e chi ha trovato divertente la trovata.
La foto dei presunti biscotti di Padre Pio è stata ripresa e pubblicata per la prima volta da Selvaggia Lucarelli sul suo profilo personale di Facebook, dando il via alla questione se era giusto o no mangiare i biscotti di Padre Pio.
Anche dopo la rivelazione dell’autrice della ricetta, si scopre che l’idea dei biscotti a forma di mano stimmate con la marmellata deriva dalla formazione scolastica della stessa autrice. Formazione scolastica in istituti cattolici britannici. Ovviamente non sono le mani di Padre Pio.
Però in Sicilia, e più precisamente a Catania esiste un dolce dedicato a una Santa.
Le Cassatelle dette anche le “Minne di Sant’Agata” non sono altro che dei pasticcini ripieni di ricotta e glassati con una ciliegina candita posta sulla cima. Dolcetti dedicati a Sant’Agata, patrona di Catania per ricordarne il martirio dove le furono strappate con violenza e crudeltà entrambe le mammelle. Una di queste è conservata come reliquia nel Duomo di Catania, insieme con altri resti a lei attribuiti.
Alla fine molto rumore per nulla.
Pubblicato in precedenza su Verosimilmente Vero Blog