Bambina riconosce il suo cane “cucinato”

Uno dei piatti millenari tradizionali della cucina asiatica è la carne di cane e di gatto. Purtroppo il consumo di questo tipo di ‘carne’ è ben radicato in Cina, Vietnam, Corea del Sud, Thailandia, Indonesia e Filippine. In particolar modo in Cina dove durante il solstizio d’estate nella città meridionale di Yulin, è organizzato un festival ‘culinario’ a base di carne di cane. Secondo le antiche credenze popolari, questo tipo di ‘carne’ se mangiata proprio durante il solstizio d’estate proteggerebbe la persona dal freddo invernale, senza contare poi le altre ‘proprietà curative’ di questa ‘prodigiosa’ carne.

Foto mercato cinese di carne di cane
Foto mercato cinese di carne di cane


 

Questa pratica è vista da noi occidentali come una crudeltà senza senso, sanguinaria e incivile perché consideriamo i cani e gatti animali da compagnia.  Coccolati, amati e curati dai padroni, ma esiste anche l’altra faccia della medaglia con gli abbandoni indiscriminati prima della stagione estiva, combattimenti illegali tra cani, organizzati da organizzazioni criminali, maltrattamenti e altri crimini contro i nostri amici a quattro zampe che sono puniti con multe e il carcere. Ogni anno in Cina finiscono nelle tavole dei ristoranti cinesi circa 10mila cani e 8mila gatti! Un genocidio a quattro zampe! E se fosse il vostro adorato cane a finire in tavola come pietanza principale?

In Vietnam una bambina di cinque anni si prendeva cura del suo compagno a quattro zampe di nome “Flower”. Un cane che accudiva da circa tre anni. Il suo amico del cuore. Un giorno “Flower” sparisce, scompare nel nulla senza lasciare traccia, e senza darsi per vinta, decide di cercarlo. Le ricerche non danno l’esito sperato e “Flower” non si trova.

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In Vietnam una bambina di cinque anni si prendeva cura del suo compagno a quattro zampe di nome “Flower”. Un cane che accudiva da circa tre anni. Il suo amico del cuore. Un giorno “Flower” sparisce, scompare nel nulla senza lasciare traccia, e senza darsi per vinta, decide di cercarlo. Le ricerche non danno l’esito sperato e “Flower” non si trova.
Un giorno girando per il mercato della sua città, in compagnia dei suoi genitori, la piccola bambina scopre l’atroce verità sul suo amato “Flower”.

Quello è Flower” ha gridato, correndo in direzione di una bancarella in cui si vendeva carne di cane. Lei aveva immediatamente riconosciuto il suo amico scomparso ma purtroppo non c’era più nulla da fare. Il suo amico “Flower” era già morto. Ucciso e cucinato. Una tragedia nella tragedia.

Channel 4 durante una serie di inchieste riguardanti l’uccisione indiscriminata di cani e gatti, aveva scoperto che nella capitale Hanoi un proprietario di un macello uccideva personalmente almeno 30 cani ogni giorno che gli arrivavano via nave. Navi che possono contenere sino a 7 tonnellate di animali! Non solo cani randagi ma anche cani domestici, rapiti dalle loro case come potrebbe essere accaduto allo sfortunato “Flower

Pubblicato in origine su: Cervelliamo

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