17 maggio Giornata Internazionale contro l’omotransfobia

Dal 2004, il 17 maggio di ogni anno si celebra la Giornata contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. E quest’anno in tutte le scuole italiane si inviterà a parlarne con gli studenti

Il Ministero dell’Istruzione, in occasione del17 maggio ha inviato – nei giorni scorsi – una nota ufficiale in cui si invitavano i docenti e le scuole di ogni ordine e grado (naturalmente in base alla propria autonomia in materia didattica e organizzativa) di cercare dei momenti di discussione tra gli studenti sui temi legati alla discriminazione, sui diritti civili, umani e di libertà.

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‹‹ Per l’alto valore dell’iniziativa, si prega di assicurare un’ampia e tempestiva diffusione della presente nota presso tutte le istituzioni scolastiche››.

Questa una parte della nota ministeriale che ha scatenato dure proteste da parte dei soliti movimenti e partiti di estrema destra e omofobi come Fratelli d’Italia e il Popolo della Famiglia.

Nonostante tutto questo, oggi in tutte le scuole d’Italia si dovrebbero svolgere degli incontri e dibattiti tra docenti e studenti anche se sappiamo che – forse – nel 90% dei casi non accadrà a causa dell’omotransfobia di diversi docenti, ma anche di questa irreale guerra promossa dalla destra estrema e dagli estremisti cristiani/cattolici contro la presunta teoria gender che starebbe – secondo il complottismo di destra – manipolando le menti dei giovani. Il nostro paese in fatto di diritti civili LGBT+ è ancora indietro e all’orizzonte si intravedono solo nubi oscure.

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‹‹ Questa Giornata internazionale chiede l’attenzione sulle violazioni alla dignità della persona motivate con orientamenti sessuali diversi dal proprio. Occorre educare a una cultura della non discriminazione, per costruire una comunità che metta al bando ogni forma di prevaricazione radicata nel rifiuto delle differenze. Il rispetto dei diritti di ogni persona, l’uguaglianza fra tutti i cittadini, sancita dalla nostra Costituzione e dagli ordinamenti internazionali che abbiamo fatto nostri, non sono derogabili››.

Sergio Mattarella – Presidente della Repubblica Italiana

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