Casinò Online. Duro colpo dalla Brexit?

Casinò Online. Duro colpo dalla Brexit?

La Brexit è stata avviata. I colloqui tra il Regno Unito e l’Unione Europea a 27 sono iniziati all’insegna dello scontro, poiché entrambe le parti non vogliono retrocedere di un solo millimetro dalle loro richieste.

In fin dei conti sono diversi i miliardi di euro in gioco che nessuno dei contendenti vuole perdere e restando nell’ambito del gioco d’azzardo, proprio questa industria potrebbe subire un notevole ridimensionamento, sia a livello economico sia a livello occupazionale.

In Italia il giro d’affari dei giochi e delle lotterie è da cifre a parecchi zeri, e riesce a occupare circa 150mila persone. Secondo i dati (2016) gli italiani hanno speso per i vari giochi e lotterie 19 miliardi di euro. Somma ricavata dai ricavi lordi (96 miliardi di euro) meno le vincite pagate ai vincitori (77 miliardi di euro). Di questi 19 miliardi di euro, 9 miliardi sono andati nelle casse dello Stato italiano, mentre i restanti 10 miliardi sono stati reinvestiti nella filiera del gioco.

Nel Regno Unito, patria per eccellenza delle scommesse (I cittadini britannici scommettono su qualsiasi cosa come ad esempio il sesso e il nome dei nascituri della Famiglia Reale britannica) il giro di affari dell’industria del gioco è maggiore, anche grazie alle numerose aziende internazionali del settore dei giochi online con sede nella City londinese da dove gestiscono anche il mercato europeo.

L’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea e in particolar modo dallo Spazio Economico Europeo potrebbe danneggiare l’industria dei giochi online, e anche nel caso di un accordo di massima in stile Islanda, Liechtenstein e Norvegia (Accordo economico per lo Spazio Economico Europeo) sarebbe una vittoria di Pirro. Nel caso di un accordo per la permanenza nello Spazio Economico Europeo del Regno Unito, l’industria dei casinò online sarebbe costretta ad aprire delle filiali in Paesi dell’Unione Europea pur di continuare a lavorare da Londra. Un passo che porterebbe costi elevati.

Un piccolo esempio. La Legge italiana per la gestione del gioco online, prevede che solo i casinò online con licenza AAMS possano operare sul nostro territorio. Però devono dimostrare di avere sede e server in un qualsiasi Nazione dell’Unione Europea.

E finché Londra faceva parte dell’Unione Europea, nessun problema ma adesso?

Ricordo inoltre che le maggiori società leader che operano nel settore del gioco online sono concentrate a Gibilterra (Territorio britannico) da sempre contesa tra il Regno Unito e la Spagna e un suo ritorno sotto la bandiera spagnola (Quindi nell’Unione Europea) è pressoché impensabile, quindi quale soluzione per impedire il peggio?

Il Piano B (In attesa di sapere gli accordi definitivi tra il Regno Unito e l’Unione Europea) ideato dall’industria dei casinò online con sede britannica, sarebbe quello di optare per una Nazione dell’Unione Europea con Leggi più flessibili riguardo alle licenze sui giochi online.

La nuova sede dovrebbe essere Malta ma non tutti sono concordi con questa decisione, infatti, alcune società vorrebbero attendere la fine del contenzioso tra il Regno Unito e l’Unione Europea a 27.

Possibile “scissione” nel mondo dei casinò online?

A questo punto, possiamo solo attendere eventuali sviluppi e sperare nel lieto fine.

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