Sin dalla notte dei tempi l’essere umano ha sempre tentato di evocare gli spiriti dall’Aldilà con riti o oggetti che facevano da catalizzatore e il XXI° Secolo non fa eccezione.
Lo Spiritismo moderno si fa risalire convenzionalmente ai fatti accaduti a Hydesville (Stati Uniti d’America) nel 1848 dove le tre sorelle Fox, Kate (1836-1892), Margaret (1834-1893) e Leah (1811-1890) che si aggiungerà in un secondo momento, iniziarono a udire all’interno della propria casa dei colpi inspiegabili. A quel punto le ragazze Fox escogitarono un sistema di codici, semplici e al tempo stesso ingegnosi che utilizzarono per “comunicare” con l’entità dietro quei “colpi”.
Alla fine si scoprì che la casa della famiglia Fox era infestata dallo spirito di un venditore ambulante, ucciso proprio tra quelle quattro mura diversi anni prima. Una rivelazione che attirò molte persone, dando il via allo studio dello spiritismo ma il più delle volte non è tutto oro ciò che luccica, infatti, permangono ancora forti dubbi sulla vicenda di Hydesville e delle sorelle Fox a causa di una serie di scandali legati proprio alle tre donne. Margaret arriverà ad ammettere pubblicamente di essere stata lei l’artefice dei misteriosi “colpi” durante l’apparizione alla New York Academy of Music il 21 ottobre del 1888, alla presenza della sorella Kate e altre 2000 persone che facevano da pubblico. I “colpi” erano prodotti dalla stessa Margaret semplicemente facendosi schioccare le varie articolazioni (mani e piedi). Ammise che pure i “colpi” sentiti per anni dalla madre erano opera loro: “Quando la sera andavamo a letto legavamo una mela a uno spago, quindi lo tiravamo su e giù facendo colpire alla mela il pavimento oppure lasciandola cadere per terra causando uno strano rumore ogni volta che la mela rimbalzava. Fu questo che nostra madre sentì per un certo periodo di tempo. Non capiva cosa stava succedendo e non sospettava che noi potessimo essere autrici di un tale imbroglio data la nostra giovane età”.
Anche per la vicenda del presunto omicidio (E spirito) avvenuto all’interno della loro casa disse che era tutta una montatura: “Loro (I vicini) erano convinti che qualcuno era stato assassinato in quella casa. Ci chiesero di domandarlo agli spiriti e noi battevamo un colpo se la risposta dello spirito era –sì-, non tre colpi come facemmo in seguito. Essi conclusero che l’omicidio doveva esser stato commesso in quella casa. Passarono al setaccio l’intera campagna circostante alla ricerca dei nomi dei precedenti proprietari della casa. Alla fine trovarono un uomo di nome Bell e affermarono che quel povero innocente aveva commesso un assassinio in quella casa e che i rumori provenivano dallo spirito della vittima. Il povero signor Bell fu evitato e trattato come un assassino dall’intera comunità”. (Continua dopo la foto)
A distanza di anni Margaret Fox cercò di ritrattare quelle affermazioni ma il danno oramai era fatto. Le tre sorelle morirono a distanza di alcuni anni fra loro in miseria e solitudine ma nel bene o nel male avevano dato il via alla Spiritismo moderno. Nei decenni successivi alle sorelle Fox, molti salirono alla ribalta nello Spiritismo internazionale ma come accade lo Spiritismo si è trasformato in un “gioco” da provare dai non addetti ai lavori e in particolar modo negli adolescenti di tutto il mondo.
Quanti di voi durante la propria adolescenza hanno tentato di evocare le anime dei defunti con gli amici un po’ per gioco, un po’ per sfida, un po’ per paura? Possiamo affermare quasi tutti? Diciamo di sì.
Di metodi per poter “comunicare” con i defunti ne esistono molti ma i principali sono i seguenti: Il Tavolino; La tavola Ouija Planchette; La scrittura automatica; La creatività medianica (In cui i Medium in stato di trance riescono a scrivere opere letterarie e non solo, dettate da famosi artisti ormai deceduti. Quindi dei veri e propri Ghost Writer); Calchi medianici e impronte; Xenoglossia e le Materializzazioni. Pratiche che vengono studiate e aggiornate dagli addetti ai lavori ma il vero Spiritismo 2.0 è già incominciato grazie ai Social Media come Facebook, Twitter e Vine.
Un “gioco” virale che sta spopolando tra gli adolescenti di tutto il mondo, grazie al “famoso” hashtag #charliecharliechallenge dove si deve evocare un antico demone messicano dal nome “Charlie” per porgli delle domande. Un foglio di carta con su scritto “Si” o “No” e due matite incrociate tra loro a formare un diagramma e si è pronti a evocare “Charlie” sotto l’occhio della telecamera per poi pubblicare online. Il demone messicano si invoca semplicemente con la frase “Charlie Charlie are you here?” e risponderebbe alle domande spostando le matite in uno dei quattro punti scritti sul foglio oppure riuscendo a spostare oggetti, accendendo apparecchiature elettroniche come la TV o lo stereo. Bisogna ricordare la regola principale di questo “gioco” ovvero salutare il demone Charlie con la frase “Charlie Charlie can we stop?” e gettare le matite in terra, rompendo così il collegamento con l’Aldilà in caso contrario si potrebbe rischiare di iniziare una convivenza poco gradita con Charlie.
Molti esperti di esoterismo si sono subito affrettati a lanciare l’allarme sulla pericolosità di questo nuovo “gioco”. Una di queste ha dichiarato: “Quello che la gente non sa che non si entra in contatto con uno solo spirito, ma con un vero e proprio gruppo di anime. Questi demoni all’inizio sembrano amichevoli, ma hanno in mente progetti cattivi. Se alla fine della seduta non dice ‘Addio’ a Charlie, si possono cominciare a sperimentare esperienze spiacevoli, come sentire voci, avvertire movimenti, ombre, risate sinistre. Questo gioco non è sicuro e sconsiglio di farlo a chi non sa a che cosa può andare incontro. Non dire ‘Addio’ a Charlie apre un contatto che permette ai demoni di entrare in casa vostra e di portarci il caos”.
Aprire le porte degli Inferi e dell’Ignoto è molto semplice, il difficile è chiuderle.