Gay Pride Kiev. Violenza estrema destra

La libertà e i diritti dei cittadini LGBT in determinate nazioni sono a rischio tra leggi anti omosessualità, aggressioni e pestaggi da parte di gruppi dell’estrema destra, crociate religiose contro le unioni civili e divieti con ogni tipo di pene che possono andare dal carcere alla pena capitale come sta accadendo nei territori occupati dal gruppo terroristico di matrice islamica dell’ISIS.

Manifestanti_Gay_Pride_Kiev_2015
Manifestanti_Gay_Pride_Kiev_2015

L’Europa è per così dire divisa in due parti per quanto riguarda il riconoscimento dei diritti dei cittadini LGBT, infatti, da una parte le nazioni europee in cui le battaglie sono state vinte portando cambiamenti molto importanti nella società civile (L’Italia è un caso a parte) mentre nell’est del continente europeo si continua a reprimere con la violenza dei diritti fondamentali per ogni cittadino e solo per ignoranza e paura.

Purtroppo il secondo Gay Pride ucraino è stato interrotto con la violenza da parte dei gruppi ultranazionalisti che si oppongono (Secondo loro) alla distruzione della famiglia tradizionale da parte degli omosessuali, “esseri” fuori dalla “grazia” di Dio che quindi vanno eliminati senza tanti complimenti.

Neppure una decina di minuti è durata il secondo Gay Pride a Kiev. Dieci minuti di normalità e subito dopo si è scatenato l’inferno. Le notizie riportano di sei persone ferite tra le file degli agenti e 25 militanti dell’estrema destra ultranazionalista arrestati.  

Le testimonianze dei partecipanti concordano sul clima di violenza e intolleranza che si respira in Ucraina quando si tratta di persone LGBT.

Ucraina_Gay_Pride
Ucraina_Gay_Pride

Un manifestante al secondo Gay Pride di Kiev ha raccontato alla stampa di essere stato aggredito da tre persone ma non per questo ha deciso di abbandonare la lotta: “Delle persone vengono picchiate, si verificano attacchi come questi e la società non presta attenzione. E’ per questo che si devono organizzare manifestazioni del genere, per mettere in evidenza questo problema”.

Un’altra manifestante afferma di sentirsi a disagio e “Penso sia intollerabile. Sono venuta semplicemente per difendere dei principi che condivido e scopro che delle persone avrebbero potuto attaccarmi”.

Il Gay Pride di Kiev, su proposta del sindaco di Kiev Vitali Klitschko doveva essere cancellato a causa delle minacce ricevute da estremisti di estrema destra e di possibili disordini ma il Presidente ucraino Petro Poroshenko, intervenendo sulla questione ha difeso “Il diritto costituzionale” a manifestare liberamente in Ucraina.

Ucraina_Gay_Pride_kiev_2015
Ucraina_Gay_Pride_Kiev_2015

Circa 200 persone hanno preso parte al Gay Pride di Kiev (La marcia dell’uguaglianza) che si è tenuta lungo il fiume Dnipro, lontano dalle vie del centro città e a causa delle minacce, il luogo esatto della manifestazione è stato comunicato ai vari partecipanti e giornalisti solo la stessa mattina dello svolgimento della manifestazione.

Anche con questa precauzione i membri ultranazionalisti del partitoPravy Sector” si sono dati appuntamento sul luogo del Gay Pride e hanno dato sfogo alla loro intolleranza e omofobia, lanciando pietre e cassonetti della spazzatura contro i manifestanti e solo a quel punto è intervenuta la polizia per evitare il peggio. Purtroppo uno dei cinque agenti di polizia rimasti coinvolti negli scontri durante la manifestazione del Gay Pride ha riportato una grave ferita al collo.

Essendo l’Ucraina una nazione a maggioranza cristiano ortodossa, l’omosessualità è vista come una minaccia da combattere, anche se il Governo dichiari che tutti i diritti delle minoranze sessuali devono essere garantite.No_omofobia

Nel 2013 la Gfk Ukraine eseguì un sondaggio in cui ben l’80% degli intervistati dichiarava apertamente di essere contrari alle relazioni omosessuali.

I fatti accaduti al Gay Pride di Kiev ricordano molto quelli accaduti al Gay Pride di Mosca.

Fonte: Euronews; Adkronos.

 

 

 

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