La nascita del Governo PD-M5S

La nascita del Governo PD-M5S

La nascita del Governo PD-M5S

Ieri sera si sono concluse le ultime consultazioni al Quirinale, dove il Partito Democratico e il Movimento Cinque Stelle hanno portato in dote il nuovo patto di legislatura. A quel punto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deciso di convocare per oggi alle ore 9:30, Giuseppe Conte per conferirgli l’incarico esplorativo per limare gli ultimi angoli dell’accordo. Infatti, tra il Partito Democratico e il Movimento Cinque Stelle ci sono ancora dei nodi da sciogliere e sarà compito di Giuseppe Conte a riuscire a trovare una sintesi tra i due alleati.

La dichiarazione del Partito Democratico

Abbiamo riferito al Presidente di aver accettato la proposta del Movimento Cinque Stelle di indicare in quanto Partito di maggioranza relativa il nome del Presidente del Consiglio dei Ministri. Questo nome ci è stato indicato dal Movimento Cinque Stelle nei giorni scorsi”. Il segretario Nazionale Dem, Nicola Zingaretti ha poi posto l’accento che “Non c’è alcuna staffetta da proseguire e non c’è alcun testimone da raccogliere ma semmai una nuova sfida da cominciare”.

La dichiarazione del Movimento Cinque Stelle

Il ruolo di Giuseppe Conte ci fa sentire garanti sulle politiche che vogliamo realizzare” ha affermato Luigi Di Maio. Al tempo stesso si è voluto togliere qualche sassolino dalla scarpa. “Si sono alimentate tante polemiche sulla mia persona e mi ha sorpreso che in una fase così delicata qualcuno abbia pensato al sottoscritto piuttosto che al bene del Paese”.

Partito Democratico: Carlo Calenda lascia il Partito

L’alleanza di Governo tra il Partito Democratico e il Movimento Cinque Stelle non è stato gradita da molti. In particolare da Carlo Calenda che non ha mai nascosto la sua avversione nei confronti di questo patto. “Caro Nicola, Caro Paolo vi prego di voler accettare le mie dimissioni dalla Direzione Nazionale del Partito Democratico”. Questo l’inizio della lettera di dimissioni di Carlo Calenda indirizzata al Segretario Nazionale Nicola Zingaretti. Nella missiva Calenda spiega che “Non saranno 5 o 10 punti generici a far mutare natura a chi è nato per smantellare la democrazia rappresentativa cavalcando le peggiori pulsioni antipolitiche e cialtronesche di questo Paese”. All’orizzonte si prospetta la nascita di un suo nuovo soggetto politico.

Anche Liberi e Uguali nella partita governativa

La nuova maggioranza di Governo al Senato ha i numeri molto risicati e si dovrà reggere grazie all’aiuto dei Partiti minori. E Liberi e Uguali ha fatto già sapere che è disponibile a un appoggio. “Abbiamo confermato la nostra disponibilità a verificare le condizioni per dare vita a un nuovo Governo di svolta”. Questa la dichiarazione di Federico Fornaro (Capogruppo Liberi e Uguali) dopo il colloquio con il Presidente Mattarella. Giudizio sospeso per quanto riguarda il SVP mentre niente da fare per Emma Bonino e il suo Partito +Europa.

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