Ricky Gervais contro le lamentele da quarantena delle celebrità

Ricky Gervais contro le lamentele da quarantena delle celebrità

Ricky Gervais contro le lamentele da quarantena della celebrità. Questa quarantena forzata non facile per nessuno di noi, in particolare per i cittadini comuni che oltre a fare i conti con il lavoro, i soldi si ritrovano il più delle volte a condividere uno spazio ristretto con molte persone.

Problemi che non toccano minimamente le celebrità ma che in questo periodo fanno a gara a chi la spara più grossa come ad esempio la presentatrice Ellen Degeneres e Madonna.

La prima ha paragonato la quarantena nella sua villa di alcuni milioni di dollari a un carcere mentre Madonna ha fatto la sua personale riflessione sul coronavirus immersa nella vasca da bagno: “Quello che mi impressiona del Coronavirus è che a lui non importa quanto tu sia ricco, intelligente, quanti anni hai o che fantastiche storie hai da raccontare. La cosa più terribile e anche grande del Coronavirus è che ci rende tutti uguali: di fronte a lui, siamo tutti sulla stessa barca. E se affonda, affondiamo tutti”.

Dichiarazioni che hanno scatenato molte critiche da parte degli utenti.

Non tutte le star però condividono questa visione di vivere la pandemia come il comico britannico Ricky Gervais che attraverso le pagine del quotidiano The Sun ha lanciato il monito contro queste esternazioni fuori luogo. Decisione presa dopo aver visto le foto pubblicate dal cantante Sam Smith in lacrime davanti all’uscio della sua lussuosa residenza londinese come dimostrazione del suo stato provato causato dalla quarantena forzata.

“Ci sono persone che fanno turni di 14 ore e non si lamentano. Indossano le maschere fino ad avere piaghe, dopo aver rischiato la propria salute e quella salute delle loro famiglie per essere al servizio degli altri. Ma poi vedo qualcuno lamentarsi di trovarsi in una casa con la piscina. E, onestamente, è una cosa che mi rifiuto di ascoltare”.

Ricky Gervais su The Sun

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RISCATTI by A.J.Reed
Trama:
Amore e Odio. Vita e Morte. Omosessualità e Omofobia. Queste le parole chiavi del romanzo di “RISCATTI”. Stati Uniti d’America. Il fanatismo razziale di un’associazione statunitense sconvolgerà le vite di un gruppo di amici portandoli a confrontarsi con il loro lato oscuro. Un fanatismo che condurrà un padre a desiderare la morte del suo stesso figlio, ritenuto “contro natura”. L’amore di due giovani ragazzi, spezzato dall’omofobia, riuscirà nella sua tragedia a riscattare uno dei loro aguzzini.

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