Spagna, ritirata pubblicità omofoba

La barretta Snickers è finita nella bufera in Spagna per un suo spot pubblicitario omofobo

Possibile che nel 2021 ci siano ancora grandi marchi che utilizzano l’omofobia per pubblicizzare i propri prodotti con dei ridicoli stereotipi? Da quanto accaduto in Spagna, possiamo affermare di sì. Lo spot delle barrette di cioccolato Snickers –prodotte dalla statunitense Mars Incorporated– andato in onda in Spagna è stato ritirato dopo neppure una settimana a causa del suo contenuto omofobico neppure tanto velato.

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Nello spot si vedono due amici seduti all’aperto in un locale. Uno di loro è palesemente gay dall’aspetto e dai modi particolarmente effeminati marcati e molto stereotipati che ordina uno Snickers. Personaggio che non poteva di certo non indossare maglietta e occhiali rosa. Una volta assaggiato, la telecamera si sposta sull’amico che fa: “Ti senti meglio ora?” per poi inquadrare un altro attore mascolino con barba e voce grave che gli risponde: “Meglio” e la scritta in sovra impressione “Quando hai fame non sei tu”. Uno spot dichiaratamene omofobo sotto ogni punto di vista.

Il quotidiano britannico The Guardian nel suo articolo, riporta che lo spot è stato fortemente criticato con richieste anche di boicottaggio del marchio. Mentre la Federazione Statale Lesbiche, Gay e Bisessuali ha dichiarato che è “vergognoso e sfortunato che ci siano aziende che continuano a perpetuare stereotipi e a promuovere l’omofobia”. Una polemica che ha visto anche l’intervento diretto di Irene Montero, Ministro per l’Uguaglianza del Governo di Madrid che su Twitter ha scritto: “Mi chiedo chi penserebbe che sia una buona idea usare l’omofobia come strategia aziendale. La nostra società è diversificata e tollerante. Speriamo che anche coloro che hanno il potere di decidere ciò che vediamo e ascoltiamo nelle pubblicità e nei programmi televisivi imparino a esserlo”.

Alla fine la Mars Incorporated ha ritirato lo spot incriminato corredate da scuse ufficiali, ammettendo di avere sbagliato e con l’assicurazione di prendere “sul serio la parità di diritti e l’inclusione” per un “mondo in cui tutti siano liberi di essere se stessi”.

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