Svolta in Batman: Robin fa coming out

La spalla dell’Uomo Pipistrello fa coming out e si dichiara bisessuale

Svolta a tinte LGBTQ+ nello storico fumetto di Batman, edito dalla DC Comics. Il personaggio di Tim Drake che nel fumetto veste i panni di Robin –spalla dell’Uomo Pipistrello nella lotta contro il crimine-, il terzo, ma il primo a essere bisessuale. L’evento nell’ultimo albo ‘Batman: Urban Legends #6’ in cui il giovane Drake salva da un rapimento da parte di una banda criminale Bernard, suo vecchio amico. E solo alla fine del fumetto, quando Drake alias Robin si reca a casa di Bernard, quest’ultimo l’ho invita un appuntamento che Tim Drake accetta senza esitare, scoprendo così che forse tra i due non c’era solo amicizia.

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Una decisione quella della DC Comics che è stata apprezzata dalla maggior parte dei fans. E così, dopo il coming out di Robin, la DC Comics ha rilasciato un comunicato ufficiale in merito alla bisessualità del loro personaggio.

“Se siete membri della comunità queer di DC Comics capirete già perché questo è stato un passo importante. Avete aspettato un momento del genere da molto tempo. Ma, per i non iniziati, ecco una spiegazione: il coding queer nei fumetti, l’idea di potersi esprimere attraverso un costume colorato, che nasconda la tua identità duale è una cosa considerata troppo scandalosa dalla parte omofobica della nazione. I ragazzi non eterosessuali hanno ritrovato in Robin una parte di sé stessi, mentre giudici, psicologi, ed anche gli stessi editori di fumetti per tanto tempo hanno voluto censurare questa cosa. Ma, mentre alcune di queste cose sono state soffocate, alcune speculazioni sulla sessualità di Robin non si sono mai esaurite.

Una parte della comunità queer si è sempre rispecchiata nel ragazzo meraviglia. Il rapporto tra Dick Grayson e Wally West, Jason Todd e Roy Harper, Tim Drake e Conner Kent, Stephanie Brown e Cassandra Cain, ed ancora Damian Wayne e Jon Kent è sempre stato visto come un qualcosa di più rispetto ad una semplice amicizia, anche perché la comunità queer cercava un po’ di sé stessa nelle storie di Batman. Sin dalla sua prima apparizione nel 1940 Robin è sempre stato visto come un personaggio in cui una parte di lettori si sarebbero potuti immedesimare. Fino ad ora abbiamo avuto Robin donne, Robin di colore, Robin ricchi e Robin poveri. Perché i ragazzi non eterosessuali dovrebbero sentirsi meno rispetto a questi gruppi?”

Alex Jaffe – DC Comics –

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