UK la nuova premier Liz Truss e la comunità LGBTQ+

Foto di copertina: Liz Tress by Simon Dawson / Contiene informazioni del settore pubblico concesse in licenza ai sensi della Open Government Licence v3.0.
Foto di copertina: Liz Tress by Simon Dawson / Contiene informazioni del settore pubblico concesse in licenza ai sensi della Open Government Licence v3.0.

Come si rapporterà la nuova premier britannica Liz Truss con i diritti civili e l’intera comunità LGBQT+?

Il 6 settembre, la regina Elisabetta II ha ricevuto presso il castello di Balmoral in Scozia la nuova premier britannica Liz Truss per la sua investitura. Una tradizione che dopo 70 anni di regno della regina Elisabetta II non si svolta a Buckingham Palace, residenza ufficiale della sovrana a Londra.

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La sua nomina non è stata una sorpresa, infatti, tutti i bookmaker la davano per vincente. E adesso, Liz Truss è la terza donna a ricoprire la carica di Primo Ministro (dopo Margaret Thatcher e Theresa May) e il 56° ministro della storia britannica.

Prima di essere nominata alla carica di Primo Ministro del Regno Unito, quali cariche ricopriva? Liz Truss (47 anni) ha ricoperto dal 2021 al 2022 le cariche di Segretario di Stato per gli Affari Esteri, del Commonwealth dello Sviluppo e quella di Ministro per le Donne e le Pari Opportunità del Regno Unito.

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Il Regno Unito tra la Brexit, il Covid e la guerra in Ucraina con relativa crisi energetica e inflazione alle stelle, si trova sopra una polveriera. Le agitazioni dei lavoratori oramai sono all’ordine del giorno ma la nuova premier ha già le idee chiare in fatto sia di politica interna (misure in stile Margaret Thatcher) sia in politica estera (appoggio incondizionato all’Ucraina e scontro frontale con la Russia di Vladimir Putin). E in merito ai diritti civili LGBTQ+?

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Quando ricopriva la carica di Ministro per le Donne e le Pari Opportunità del Regno Unito, Liz Tess non ha fatto molto per la comunità LGBTQ+. Se la battaglia per l’abolizione delle terapie riparative è stata una sua politica di punta, alla fine non ha portato a nessuna Legge che ne vieti l’utilizzo nel Regno Unito. Non solo, infatti, precedentemente aveva dichiarato di essere “assolutamente impegnata in un divieto che assicurerà che le persone LGBT possano vivere le loro vite libere dalla minaccia di danni o abusi, proteggendo al contempo la libertà di parola e proteggendo i minori di 18 anni dall’essere incanalati in decisioni irreversibili sul loro futuro”.

Decisione che penalizzerebbe i minori transgeder e le loro famiglie.

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In fatto di matrimonio tra persone dello stesso sesso –come riportato GayTimes– ha da sempre votato a favore. Quindi non ci dovrebbero essere problemi però in fatto di diritti per i cittadini transgender, la premier Truss si ritrova dall’altra parte della barricata.

Anche se ha affermato di “avere pieno rispetto per le persone transgender”, durante la campagna elettorale per la corsa alla carica di premier ha detto che “le donne trans non sono donne”.

Una situazione molto ambigua che preoccupa molto la comunità LGBTQ+ che dopo l’era Boris Johnson –molto transfobica- si ritrova a dovere affrontare l’incognita Truss.

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